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Coldiretti Informa | 03 aprile 2020, 13:52

Pescato a miglio 0, Coldiretti: "Dal mare a casa grazie alle imprese ittiche e ittiturismi liguri"

Questa attività “d’emergenza” favorirà concretamente il settore nel far fronte ai cali delle vendite generati dal Covid-19

Pescato a miglio 0, Coldiretti: "Dal mare a casa grazie alle imprese ittiche e ittiturismi liguri"

Grazie al lavoro dei pescatori che svolgono attività di vendita diretta o di ittiturismo, al via, direttamente dalle banchine liguri la consegna a domicilio di pesce e mitili appena pescati: questa attività “d’emergenza” favorirà concretamente il settore nel far fronte ai cali delle vendite generati dal Covid-19, mentre, riducendo gli spostamenti delle persone, aiuterà nel contrasto al diffondersi del contagio.

È quanto afferma Coldiretti Liguria nel commentare la nota della Regione che di recente ha normato l’attività, dando una boccata d’ossigeno alle imprese sia della piccola pesca sia dello strascico, e fornendo inoltre, un possibile canale di vendita alle lampare che a breve, si spera, inizieranno ad armare. Da metà marzo i pescatori liguri, una volta giunti a terra, non avevano garanzia di vendita del loro pescato a miglio zero, essendo chiusi i classici canali, che attendono pesce locale, come ristoranti, alberghi, mense scolastiche, oltre alla chiusura a cascata delle pescherie e dei mercati ittici all’ingrosso, per il crollo della domanda di pesce fresco causato principalmente dal cambio delle abitudini dei cittadini. La nuova tendenza a fare la spesa ogni 2-3 giorni per evitare di doversi recare spesso al supermercato, ha portato infatti i consumatori ad orientarsi verso conservati e surgelati, che peraltro in 9 casi su 10 contengono prodotto straniero, problema che potrà ora essere risolto con la consegna a domicilio del pescato locale.

La vendita a domicilio potrà avvenire nel pieno rispetto del Regolamento comunitario n. 852/2004, nonché del Manuale di buona prassi igienica per la produzione primaria, naturalmente  attenendosi al Dpcm dell’11 marzo 2020. La consegna può essere effettuata anche in comuni differenti da quello di residenza. Devono essere inoltre garantite le seguenti condizioni: l’utilizzo di sacchetti o borse termici per alimenti o, in alternativa, contenitori termici coibentati a uso alimentare, in cui sistemare il prodotto; l’aggiunta, nel contenitore, di ghiaccio o, in alternativa, di cariche del ghiaccio per il trasporto refrigerato; viaggi e spostamenti di durata non superiore alle 2 ore; il possesso del Documento di Trasporto.

“E’ una buona opportunità per i nostri pescatori, mitilicoltori e per gli ittiturismi che fanno ristorazione – afferma la Responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Liguria Daniela Borriello – i quali non si vedranno costretti a limitare ulteriormente le uscite, continuando a poter portare sulle tavole dei liguri il pesce della nostra costa. Il settore ittico si trovava già  gravato e penalizzato da regolamenti europei molto stringenti, ma la scure che si è abbattuta sulla pesca a causa del Covid-19, ha comportato un notevole calo delle vendite con tutto quello che ne consegue. È per questo che nonostante l’attivazione del canale di vendita a domicilio è fondamentale prevedere fin da subito aiuti straordinari ed immediati specifici al settore per dare liquidità alle aziende. Inoltre le norme previste per le attività agrituristiche in merito a mancate presenze e disdette vanno estese anche alle imprese di pesca che svolgono attività di ittiturismo e pescaturismo”.

“Il calo delle richieste da parte di ristoranti e mense scolastiche, la chiusura di pescherie ed i cambi delle abitudini alimentari delle famiglie, – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - hanno fortemente penalizzato la nostra pesca e tutte le attività ad essa connesse, con il paradosso inoltre di favorire ulteriormente le importazioni dall’estero e la perdita di nuove quote di mercato da parte di quello ligure. È un fatto impensabile dal momento che il nostro pesce è certamente più fresco e di qualità nettamente migliore. Il pesce, stagionale e ovviamente freschissimo, è un alimento base della nostra alimentazione che dovrebbe essere inserito nella dieta con almeno due, tre porzioni a settimana, dal momento che è ricco di proteine, acidi grassi, come gli Omega 3(il contenuto varia a seconda della tipologia di pesce), sali minerali e vitamine tutte sostanze che ci aiutano a mantenerci in salute e tonici. E se le doti del pesce sono ben note, è importante sottolineare che anche i muscoli, e in generale i “frutti di mare”, hanno proprietà importanti per la nostra salute essendo anche questi fonte preziosa di proteine, ferro, vitamina C e B, che aiutano contro l’affaticamento, e sali minerali. Ma per mantenere inalterate tutte le sue proprietà, il pesce deve essere freschissimo, e per questo consigliamo, anche in questa fase emergenziale, di rivolgersi sempre alle imprese ittiche del territorio per avere a disposizione pesce locale di stagione che non ha dovuto fare migliaia di km per raggiungere le nostre tavole”.

Comunicato stampa

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