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Attualità | 19 aprile 2020, 19:11

"Chiediamo che i padri possano assistere ai parti": lettera a Toti e a Viale

Una lettera scritta a nome di un gruppo di future mamme, mamme e professioniste in vari settori riguardanti nascita e puericultura della Provincia di Savona.

"Chiediamo che i padri possano assistere ai parti": lettera a Toti e a Viale

Buonasera. Vi scrivo a nome di un gruppo di future mamme, mamme e professioniste in vari settori riguardanti nascita e puericultura della Provincia di Savona.

Capiamo il momento di crisi e l'enorme lavoro che ciò vi comporta, ma riteniamo anche che, visto che le nuove nascite non si fermano e visto il prolungarsi dell’emergenza sanitaria, sia corretto portare, anche solo per pochi minuti, la Vostra attenzione sulla nostra situazione.

All'interno di questa pandemia e della crisi del sistema sanitario vorremmo segnalarvi le criticità che si sono sviluppate per quanto riguarda i protocolli di parto, post parto e allattamento utilizzati nella Struttura Ospedaliera del San Paolo.

In particolare, ci riferiamo al diniego per una persona di fiducia (padre o ostetrica libera professionista che ha seguito la gravidanza) di assistere la madre durante il parto ed alle procedure che riguardano la gestione del neonato nel post parto e l’allattamento per le mamme che risultano positive o sospette positive al Covid-19 per cui il neonato viene allontanato dalla madre fino alla completa guarigione della stessa.

Tali direttive vanno contro le indicazioni dell’OMS, dell’ISS e della Leche League che al contrario raccomandano la vicinanza del padre durante il parto come fattore fondamentale alla riuscita di un parto sereno (a tale riguardo sappiamo che Vi state muovendo ,seguendo la linea del San Martino di Genova, per fornire i dispositivi elettronici necessari per rendere il più possibile partecipe il padre ma è ovvio che non sia la stessa cosa) e l’allattamento come protezione per il neonato anche nel caso la madre fosse positiva al Covid-19.

Sappiamo che le scelte sono state prese in un momento di altissima emergenza e contagio, per proteggere famiglie e personale sanitario e sappiamo quanto le Ostetriche, i medici, gli infermieri e gli operatori lavorino costantemente formandosi e informandosi per garantire un’ottima assistenza.

Vorremmo però anche sottolineare come in altre regioni, quale per esempio la Lombardia e il Veneto, queste linee guida siano applicate nonostante abbiano numeri di contagio maggiori di quelli della Liguria.

Per questo chiediamo che, al più presto, vengano rispettati i nostri diritti quali: - la possibilità di avere una persona di fiducia al proprio fianco almeno durante il parto e le prime ore successive ad esso; - l’opportunità di accedere allo pratica dello skin to skin nelle due ore successive al parto e di allattare il neonato anche se positive o sospette positive al Covid-19, ovviamente con il rispetto di tutte le attenzioni igieniche che tale attività richiederebbe. La sfida è grande ma confidiamo nella vostra collaborazione per vincerla insieme.”

Sara Accornero

Redazione

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