Collegamenti stradali in Val Bormida: alcune riflessioni del "Gruppo consiliare di maggioranza De Vecchi sindaco" di Carcare. "Appena terminata ieri un’emergenza infrastrutturale, siamo già “sospesi”, oggi, dentro un’altra emergenza. Il nostro Gruppo Consiliare ha voluto tornare su quella precedente per fare un paio di riflessioni. Ogni stato emergenziale, ogni crisi, qualunque sia la sua natura, mostrando spesso lati di fragilità dei nostri modelli sociali, non può non confrontarsi con quelli economici".
"La direttrice verticale per le infrastrutture logistiche del Nord-Ovest. Non c’è dubbio storico e orografico, al fatto che, il collegamento tra Savona e il basso Piemonte sia obbligatoriamente passato sin dall’antichità per il territorio delle Valli del Bormida. Ogni evoluzione stradale è nei nostri luoghi dimostrabile, dalle precise testimonianze di stratificazioni urbanistiche, non da ultimo il tracciato autostradale della A6 che per un tratto è sovrapponibile a quello dell’antica via Aemilia Scauri di origine romana".
"Quindi da sempre, il transito storico di persone, merci, eserciti ed economie, a Savona era di casa, un valore aggiunto da non sottovalutare per lo sviluppo del territorio, in termini più moderni l’asse infrastrutturale “mare con entroterra” rappresenta una strategica direttrice verticale per unire il Mar Mediterraneo alla Valle Padana e da lì al cuore dell’Europa - prosegue - Che quello Ligure sia un territorio fragile è un secondo dato di fatto, non a caso tutti gli eventi meteorologici lasciano su di esso profonde cicatrici, e il saldo negativo si conta sempre nel rapporto conflittuale tra la natura e il difficile insediamento dell’uomo con le sue architetture utilitaristiche. Cicatrici manifestatesi negli ultimi e ripetuti eventi alluvionali, al punto di isolare completamente la provincia di Savona".
"Oggi constatare la positiva e rapida risposta delle istituzioni, tutte, nella ricostruzione delle vie di comunicazione strategiche che, ci collegano al resto dell’Unione Europea e del Mondo, per gli amministratori locali liguri e piemontesi è motivo di plauso e di sollievo allo stesso tempo. Non ho memoria storica sufficiente per ricordare una ricostruzione così rapida e puntuale, sicuramente posso constatare i buoni propositi, superati i primi momenti di legittima difficoltà il raggiungimento degli obiettivi con le riaperture di ogni sorta di via di comunicazione sia un segnale di serietà, speranza e di buon auspicio per il futuro del territorio savonese e più in generale di quello ligure".
"Sollievo per la rete delle attività produttive del territorio. Contemporaneamente, tra novembre e dicembre 2019, la Provincia di Savona ha sofferto, per oltre 15 giorni, la chiusura di autostrade, strade ordinarie, ferrovie. Il territorio era isolato sia dal punto di vista economico che sociale".
"In una zona attanagliata dalla crisi industriale e dagli impegnativi percorsi di ripartenza, si è trattato di un calcolabile danno economico e di un incalcolabile danno morale alle sue aspettative - continua - Aspettative del singolo cittadino impegnato nel raggiungere i quotidiani servizi, aspettative dei lavoratori pendolari nel raggiungere il luogo di lavoro, aspettative della rete di aziende che si sono sentite tradite dal territorio. La rapidità di risposta nella soluzione di problemi ha restituito alla comunità cittadina fiducia nelle istituzioni. Ora sarà opportuno cooptare questo efficiente modello operativo per dare continuità e costanza a questi incoraggianti segnali fiduciari".
"Carcare – Predosa? Perché no! Se orograficamente la Liguria, è caratterizzata da una dorsale alpi-appenninica, chiusa da un lato sull’omonimo mare e aperta alle colline piemontesi e lombardo-emiliane sull’altro, il nodo infrastrutturale e la sua soluzione attraverso una mobilità integrata, rappresenta la chiave di volta per misurarne la qualità della vita dei suoi cittadini e degli ospiti che siamo in grado di accogliere professionalmente e turisticamente".
"E’ assolutamente normale il fatto che, ogni amministratore locale ligure, guardi con ottimismo ogni nuova e vecchia proposta logistica, proveniente dagli enti regionali o ministeriali o dalle esigenze espresse dai propri cittadini. I momenti di criticità, come quelli recentemente vissuti, sono quelli che meglio fanno percepire il bisogno di adeguate infrastrutture. Tornano quindi di attualità argomentativa progetti quali la bretella autostradale Carcare-Altare-Predosa; Il raddoppio ferroviario della linea Savona-Altare-San Giuseppe e la collegata possibilità di sviluppare una mobilità di metropolitana leggera; le gallerie stradali per Alba al Carretto ed a Cortemilia - conclude - Anche se appartengono all’immaginario politico di qualche anno fa è opportuno tornare a riproporle".