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Attualità | 23 aprile 2020, 10:36

Al via la terza stagione di "Soldati", la web-serie dell'autore e regista finalese Andrea Walts

L'attore e regista teatrale, molto noto anche nel campo del doppiaggio televisivo, si cimenta con una nuova tecnica, quella dello stop motion. Ed è subito "fenomeno di culto" sul web

Al via la terza stagione di "Soldati", la web-serie dell'autore e regista finalese Andrea Walts

Prenderà il via lunedì prossimo la terza stagione di “Soldati”, web-serie di animazione ideata, scritta e realizzata con la tecnica dello stop-motion dall’autore e regista finalese Andrea Walts. Nel giro di poche settimane questo “fenomeno di culto” ha fatto un vero e proprio “botto online”: sono nati in rete dei fans-club di appassionati, che fremono per sapere come si evolveranno le vicende dei tre protagonisti, Sentinella Hop, Colonnello Rob e Tenente Ray. Ma non solo: un “intrattenimento nell’intrattenimento” per gli spettatori è diventato quello di individuare certi “indizi” che nel mondo del cinema vengono chiamati “Easter eggs” (in pratica “sorprese” come quelle di un uovo di Pasqua); dettagli, riferimenti o citazioni da grandi classici del cinema che si annidano nei dialoghi, negli scenari, nelle inquadrature; vere e proprie scene di culto riprodotte in stop-motion che spaziano da Blade Runner al Gladiatore, dagli “Spaghetti western” di Sergio Leone a… Non possiamo dirvi tutto, trovateli voi!

Al telefono con Savonanews, Andrea Walts racconta la nascita di “Soldati”: “La premessa a tutto ciò sta nel fatto che il mondo del teatro, del cinema e del doppiaggio, nel quale lavoro, sta vivendo momenti veramente drammatici, e questo è sotto gli occhi di tutti. Prima che scattasse il lockdown a Roma, dove vivo per lavoro, già si avvertiva una flessione tangibile del settore. Così ho deciso di recarmi a trovare i miei genitori a Finale Ligure. Mi sono ritrovato solo e isolato, con la mia compagna Sara bloccata a Milano, non nascondo che per chi è abituato a vivere e lavorare tra la gente tutto ciò è triste. Un giorno, frugando in uno scatolone di ricordi d’infanzia, ho ritrovato i miei ‘Action Man’, il mio gioco di bambino preferito, le uniche cose con cui amavo davvero giocare. E qui si è accesa una lampadina: perché non impiegare questo tempo per approfondire un settore che avevo sempre amato e non ancora studiato, cioè quello dell’animazione? Ho avviato delle ricerche in rete e ho trovato dei seminari di un vero mago dello stop-motion, cioè Tim Burton (si pensi a “Nightmare before Christmas”, NdR). Ho iniziato a tentare degli esperimenti quasi per gioco, mandandoli agli amici, dopodiché, quando ho visto che i commenti erano positivi, ho iniziato a provare a condividere le mie storie sul mio profilo Facebook”.

A questo punto il successo forse è stato talmente inaspettato da sorprendere lo stesso Walts: “Sono nate delle ‘tifoserie’ per i vari personaggi, in particolar modo per Sentinella Hop, il più amato. E tutto ciò mi diverte. Sono incredulo io stesso. Pensare che i miei giocattoli di bambino oggi siano protagonisti di una serie on line, con il loro pubblico e i loro fans, è bellissimo”.

Ogni puntata dura poco più di tre minuti ma richiede ore e ore di lavoro, come ci spiega l’autore: “Tre minuti contengono circa dai 300 ai 400 fotogrammi, nei quali devo cambiare le posizioni dei personaggi, le inquadrature, le luci… Durante le avventure mi sposto nelle varie location di casa, dalle stanze al garage fino al giardino. È una cosa che ho iniziato a fare soprattutto per me, sia perché mi tiene impegnato e mi aiuta a trascorrere il tempo, sia perché da un punto di vista tecnico mi tiene in esercizio. Da anni sognavo di approcciarmi al mondo dell’animazione e ora ho un bagaglio in più dal quale non intendo separarmi. Continuerò ad approfondirlo anche quando la quarantena cesserà”.

Ma non dimentichiamo che Andrea Walts è un nome noto nel campo del doppiaggio (è sua una delle voci italiane della fortunata serie American Horror Story, solo per citare un esempio) e questa web-serie gli ha permesso sia di spingere al massimo le sue doti espressive, sia di coinvolgere amici e colleghi a distanza, come lui stesso ci racconta: “Nei primi episodi ho doppiato io i tre protagonisti e altri tre personaggi, mettendo in atto sei diverse modulazioni di voce. Poi, sulla scia della visibilità conquistata, ho iniziato a coinvolgere alcuni colleghi con i quali ho lavorato spesso e con i quali ho un solido rapporto di amicizia che va oltre il lockdown e le distanze: loro sono Marius Bizau (attore anche in “Don Matteo”, “Squadra antimafia” e tante fiction Rai, NdR), Gilles Rocca (anche tra i concorrenti di “Ballando con le Stelle” 2020, NdR) e Giorgio Borghetti (“Centovetrine”, “Un posto al sole”, “Carabinieri” 4 e 5, “Le ragazze di piazza di Spagna”, NdR). Loro hanno interpretato alcuni tra i ‘villain’, cioè i cattivi delle varie stagioni, e qualche cameo”.

Finale Ligure “vuole bene” ad Andrea Walts ed è ormai tradizione, oltre a un suo ruolo nel “Viaggio nel Medio Evo” a Finalborgo, avere ogni anno in città almeno un paio di sue rappresentazioni teatrali estive di alto livello, dal comico al drammatico, spesso una al Borgo e l’altra alla Marina. Quest’anno che cosa succederà? “Non sta a me dirlo – ci risponde – ma dovranno essere gli organizzatori dei vari eventi ad annunciare a tempo debito le loro decisioni. Certo è che, tra le restrizioni ancora in atto, la paura della pandemia e la crisi economica innescata in tutti i settori, sarà difficile pensare a un’estate ricca di appuntamenti...”

E a proposito di crisi economica, ci salutiamo chiedendo a Walts un ragionamento sui settori in cui lavora: cinema, teatro, televisione. L’amarezza nella sua voce è tangibile: “I cinema e i teatri sono considerati ‘quarta fascia’, per cui sono quelli che riapriranno più tardi, non credo che si possa pensare di tornare a una normale routine prima del prossimo dicembre, ma le informazioni sono ancora poche per tracciare una previsione. Se il cinema ha potuto contare sull’appoggio delle piattaforme di streaming per salvarsi, se il doppiaggio può essere effettuato da soli in studio con tutte le cautele del caso, per cui potrebbe ripartire un po’ prima, il teatro e la musica di ogni genere sono i luoghi di assembramento per eccellenza, per cui pensare a una ripartenza ora è difficile. Il mondo dell’arte è stato in assoluto tra quelli più penalizzati dalla pandemia mentre, per assurdo, è stato anche quello che ha salvato la gente da queste lunghe giornate tristi: come sarebbe stata la quarantena senza un film, una serie in tv o sul web, un po’ di musica da ascoltare, un buon libro?”

Ecco il "pilot" di "Soldati" (Stagione 1, Episodio 1):

Alberto Sgarlato

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