Politica - 24 aprile 2020, 12:25

Noli, il bilancio di previsione allarma la minoranza: "Perchè presentare un bilancio 'vecchio' e non uno aggiornato all'emergenza in corso?"

I consiglieri hanno abbandonato l'aula durante la seduta a porte chiuse. E si domandano: "Non è rispettata una previsione reale e non si intravede un minimo respiro e segno di concretezza alle attività economiche del paese"

Quasi la totalità dei Comuni italiani si trova in queste settimane a dover fare i conti con i propri bilanci, stravolti dall'emergenza Coronavirus. Non fa eccezione Noli, dove lo scorso 22 aprile la discussione sul punto in questione ha portato i consiglieri di minoranza ad abbandonare l'aula durante la seduta.

Una seduta a porte chiuse, senza la possibilità per i cittadini di poter partecipare ed apprendere quelle che saranno le future mosse dell'amministrazione Fossati su di un tema così importante. Questo ha destato perplessità nei consiglieri Marina Gambetta, Alessandro Fiorito e Marino Pastorino.

"La decisione di deliberare l’approvazione del Bilancio di Previsione in un periodo di emergenza sanitaria privando i cittadini del diritto di poter assistere al confronto e di farsi una propria idea, senza dover aspettare la pubblicazione online della registrazione o di poter leggere il verbale della seduta" è quanto ha spinto l'opposizione unita ad esprimere il proprio dissenso con l'assenza alla votazione.

"A seguito della pandemia Covid-19, il Governo, proprio per agevolare i Comuni 'ritardatari', ha posticipato il termine ultimo di approvazione entro il 31 luglio" aggiungono i consiglieri. "Nella nota ricevuta dal sindaco Fossati si legge che il bilancio era pronto da tempo. Ma se così era, perché allora non è stato presentato prima? Perché presentarlo proprio ora? E visto che si è deciso di procedere in questo modo, perché non viene presentato un bilancio che rispecchia la situazione attuale e futura del Comune?".

Secondo quanto sostenuto dai consiglieri di minoranza, infatti, il bilancio non tiene conto dei problemi insorti a seguito del lockdown del Paese. Uno stop che dovrebbe cambiare profondamente il volto del documento. "E di questo l’amministrazione ne è consapevole - proseguono i consiglieri in una nota - in quanto alla proposta di concederle il tempo di rivedere il bilancio ha risposto che quest’anno farà abbondante uso delle variazioni di bilancio, strumento che si adotta per correggere gli imprevisti. Quello che è successo fino ad oggi invece è già realtà". 

"Anche dal Bilancio Semplificato per il Cittadino alcune cifre saltano subito all’occhio. Innanzitutto parlando dei tributi: giorni addietro le categorie commerciali di Noli hanno espresso la propria preoccupazione all’amministrazione e alle minoranze sulla tenuta del tessuto economico del paese devastato dall’emergenza in corso. Sono stati richiesti atti concreti, per quanto nelle possibilità dell’ente, per alleggerire le loro sofferenze di natura economica".

Non è stato inserito alcun minor gettito tributario, quale segno doveroso e concreto di previsione a favore delle attività economiche chiuse da tempo a seguito del lockdown, e che quindi non hanno usufruito di alcuni servizi tassati”, sostiene Gambetta che aggiunge: “Per esempio, avrebbero potuto ridurre la TARI, le attività sono due mesi che non producono rifiuti; lo stesso discorso vale per l’occupazione del suolo pubblico (TOSAP), paradossalmente prevista in aumento rispetto all’anno scorso”.

Ci lascia totalmente senza parole leggere che nelle entrate il Comune non rinuncia a nessuna delle proprie tasse - sottolinea Fiorito -. L’anno scorso, sotto l’amministrazione Niccoli, erano stati accantonati 40 mila euro per alleggerire la Tari degli stabilimenti balneari e delle attività duramente colpiti dalla mareggiata di fine ottobre 2018. Poi le elezioni e il cambio di amministrazione. Questo contributo non è mai stato erogato perché si attendevano le decisioni regionali su chi avesse diritto o meno ad accedere ai contributi. Decisioni che sono arrivate solo all’inizio di quest’anno. Era stato promesso che tale somma, risparmiata l’anno scorso, sarebbe stata ribaltata su questa annualità. Bene. Sul bilancio la cifra passa da 40 mila a 0. Zero”.

Sotto accusa anche la voce derivante agli incassi da parcheggi e imposta di soggiorno. Per il primo, ad esempio, sono previsti incassi per 450 mila euro, dato maggiore a quanto incassato nel 2019. Ed anche la voce relativa alle sanzioni per infrazioni al codice della strada desta più di una perplessità: "Inserire tali cifre è da irresponsabili sapendo che a tali previsioni corrispondono altrettante voci in uscita. Capite che già solo da questo punto il bilancio non sta in piedi?", aggiunge ancora il consigliere Fiorito.

Analogamente, al capitolo 'imposta di soggiorno' sono previsti ricavi per 40 mila euro, a fronte dei 32 mila incassati nel 2019, con l’incognita se e quando quest’anno le strutture riapriranno: “Siete consapevoli che a questa voce fanno capo degli accordi con altri Comuni, Camera di Commercio e associazioni di categoria che in base alle previsioni prenderanno delle decisioni, anche di natura economica, e che quindi se disattese creeranno dei problemi non di poco conto?” aggiunge il consigliere Pastorino.

Due nuovi capitoli di spesa non convincono poi la minoranza. "Abbiamo ravvisato degli aumenti di spesa in certi capitoli che ci hanno lasciati perplessi - commenta il consigliere Fiorito -. Le spese per i gemellaggi passano da 0 a 8 mila euro. Quante gite in Germania dobbiamo pagare e quante cene a Noli? C’è anche un nuovo capitolo: staff del Sindaco, che ci costerà ben 15 mila euro. Era veramente necessaria una segretaria personale? Non bastavano già i numerosi dipendenti del Comune di Noli?”.

"L’amministrazione Fossati ha approvato un bilancio che oltre a non rispettare una previsione reale non da un minimo respiro e segno di concretezza alle attività economiche del paese, in controtendenza rispetto ai nostri Comuni limitrofi. Ad oggi sono già passati quasi quattro mesi, un terzo dell’anno, quando pensate di rivedere tali cifre? Non vorremmo che vi rendeste conto troppo tardi che non potrete far fronte alle uscite preventivate ad oggi. Oltre al danno la beffa?” si interrogano così i consiglieri di minoranza che, per queste motivazioni hanno deciso di non partecipare al voto sul Bilancio di Previsione 2020.

Mattia Pastorino