"La cosiddetta 'Fase 2' come la 'Fase 1' per alcune partite Iva, senza un briciolo di coraggio il Paese morirà. Serve ora che lo Stato metta seriamente la "mano al portafoglio" ciò che hanno dato fino ad ora non basta più!
Sono stato molto cauto sino ad ora, ho provato di comprendere il più possibile la situazione ma le limitazioni dettate ieri dopo mesi di lockdown sono eccessive e contraddittorie. Questo nuovo decreto non aiuta alla preparazione del ritorno alla normalità per molti settori (ristoranti, bar, parrucchieri ed estetisti), non tiene conto delle problematiche e necessità di quei settori, non tiene conto che sono la spina dorsale dell'economia italiana ma semplicemente ha, per l'ennesima volta, dettato un NO alla riapertura. La stagione è alle porte e senza un rodaggio per capire e attuare le norme necessarie per contenere il virus servirebbe, bisogna dare più fiducia agli italiani!
Adesso attendiamo il decreto finanziario che deve tener conto di questa grave situazione finanziari che la gran parte delle Pmi naviga, soprattutto quelle legate al settore del turismo. Non servono più i "quattro spiccioli" dati fino ad ora ma una ingente iniezione di credito e sussidi in favore di questi ultimi (purtroppo, nel vero senso della parola: ULTIMI) e, soprattutto, un forte taglio della pressione fiscale con una flat tax per consentire alle aziende di rimettersi in sesto nel più breve tempo possibile. Mettete "mano al portafoglio" perché altrimenti (forse) il 2 giugno sarà, solo, un deserto...".
Matteo Canciani