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Curiosità | 02 maggio 2020, 14:00

Pontinvrea: la leggenda di “Castel Delfino”, Giovanna, Ugone e Naldo

All’amor non si comanda, ma ai tempi di questa leggenda, dedicare una canzone o regalare un fiore, poteva rivelarsi un gesto fatale

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Il castel Delfino sorgeva su una collinetta lungo la strada che da Giovo Ligure porta a Pontinvrea. Attualmente del castello non rimane quasi nulla, i pochi resti visibili riguardano i basamenti di una torre centrale circondata da alcuni edifici più bassi, il tutto circondato da mura. Castel Delfino è situato a Pontinvrea,  in provincia di Savona e fu costruito tra il 1206 e il 1210. Fu distrutto dalle truppe genovesi nel 1300 circa. Il Marchese Delfino del Bosco (costruttore del castello a cui diede il proprio nome), sposò una nobile donna di nome Giovanna. Alcuni anni dopo il loro matrimonio, giunse al castello il Marchese Ugone del Carretto che, rimasto ammaliato dalla bellezza di Giovanna, se ne innamorò perdutamente.

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Purtroppo, questo fece sì che scoppiasse una violenta lite fra Ugone e Delfino, fino al punto di iniziare una guerra. Gli eserciti si scontrarono ai piedi della collina su cui sorge il castello e la battaglia fu violentissima, a tal punto che Delfino, in chiara difficoltà, decise di rinchiudere Giovanna nella torre del castello per impedire così a Ugone, di catturarla. Tuttavia, quest’ultimo trionfò annientando le forze in difesa ed entrò nel castello fino a raggiungere la torre e a catturare Giovanna. Inoltre, per festeggiare la propria vittoria, Ugone organizzò un grande banchetto, chiamando ad animare la festa molti artisti circensi e menestrelli.

Giullare, pixabay

La leggenda narra, che proprio fra questi ultimi, vi fosse un giovane di nome Neldo, il quale decise di cantare una canzone dedicandola proprio a Giovanna e la donna, gradito il gesto, si innamorò di lui. In cambio decise di donargli una rosa, ma alla vista di questo gesto, Ugone, posseduto dalla gelosia, uccise Neldo, rinchiudendo Giovanna nuovamente nella torre del castello. La donna, disperata, pregò Dio affinché facesse terminare la sua sofferenza (affinché si potesse unire all'amato Neldo) e Dio, accolse la sua preghiera. Quella notte, infatti, un fortissimo vento come mai si era visto prima, spazzò via Castel Delfino uccidendo tutti coloro che erano al suo interno, fra cui Giovanna che finalmente si riunì al suo amato Neldo.

 

Un ringraziamento particolare a Marco Bagatin e Gianluca Melfi di Savona per avermi raccontato questa leggenda legata a Pontinvrea.

 

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Dario Rigliaco

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