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Attualità | 05 maggio 2020, 13:06

La proposta del sindaco di Bergeggi: un'app per gestire le spiagge della Liguria

"Non basta un sistema di vigilanza in spiaggia" commenta Arboscello

La proposta del sindaco di Bergeggi: un'app per gestire le spiagge della Liguria

"Per gestire l’ordine pubblico non basta un sistema di vigilanza in spiaggia, serve poter gestire i flussi verso i nostri comuni, verso la Provincia e, dal momento della riapertura al movimento sul territorio nazionale, la Regione”. Queste le parole del Sindaco di Bergeggi Roberto Arboscello sul tema della ricezione turistica durante la Fase 2 della pandemia.

“Chi partirà da casa per venire in spiaggia a Bergeggi dovrà essere certo di trovare posto, altrimenti meglio non partire. Stiamo mettendo a punto un sistema di prenotazione delle spiagge libere che eviti alle persone di scoprire che non c’e’ più posto una volta giunti a destinazione perché vogliamo ospitare le persone nelle nostre spiagge ma in totale sicurezza e serenità” ha proseguito il sindaco che con altri colleghi ha sottoscritto un documento in cui si evidenzia una serie di questioni e richieste per poter organizzare e gestire la questione spiagge (in particolare spiagge libere) in questa situazione emergenziale.

"La proposta elaborata prendendo spunto da questo documento vuole essere uno strumento a disposizione di tutta la Liguria e - da qui l’appello al governatore Toti- possa diventare mezzo di sviluppo turistico integrato, che parta dalla gestione delle spiagge per arrivare a gestire anche i parcheggi, e che coinvolga i gestori degli stabilimenti balneari, gli albergatori o i ristoratori".

"Chi giungerà nei nostri comuni dopo un viaggio di decine di km e non troverà posto in spiaggia perché esaurita verrà respinto agli accessi al litorale grazie al servizio di vigilanza. Ma dove andrà? Aspetterà in coda attendendo che si liberi un posto creando assembramenti in passeggiata? Si sposterà nelle aree verdi adiacenti? Aspetterà nelle aree di sosta delle autovetture? Si sposterà nel comune successivo alla ricerca di un posto in spiaggia creando il problema li? Sono questi gli interrogativi più ovvi" prosegue. 

“Insomma, per risolvere il problema dell’ordine pubblico nei nostri comuni è necessario un progetto regionale che consenta di regolarizzare i flussi in partenza verso le nostre località, che siano interni alla regione ma ancor più se provenienti da altre regioni. Chi raggiunge le nostre località per andare al mare lo deve fare se sicuro di potervi accedere. Non possono intere famiglie mettersi in movimento per arrivare nei nostri comuni per poi scoprire di non poter accedere alle spiagge. Se non facciamo questo spostiamo il problema dell’ordine pubblico dalle spiagge ad altri luoghi del territorio comunale”. 

“Oltretutto se utilizzato quale sistema di gestione turistico integrato questo potrebbe se non risolvere almeno attenuare i problemi legati alla carente rete infrastrutturale ligure. Regolando i flussi si potrebbero attenuare i problemi di viabilità del weekend, per lo meno legati al turismo balneare giornaliero”.

"Alcuni comuni tra cui Bergeggi e  Sestri Levante si stanno attrezzando autonomamente con un sistema che consenta di applicare questa proposta, prevedendo anche ed eventualmente delle ordinanze che vietino l’accesso alle aree adiacenti alle spiagge alle persone sprovviste  di una sorta di prenotazione del posto in spiaggia, sia negli stabilimenti che nelle libere, con il rischio però di spostare il problema sui comuni limitrofi e che solo un intervento della Regione che ha i mezzi, le competenze e l’organizzazione per poter svilupparlo, ad esempio tramite Liguria Digitale, utilizzando risorse come il Fondo di Sviluppo Europeo, può scongiurare". 

"Concretamente sarà necessario partire da una App “Spiagge in Liguria” per le prenotazioni di accesso alle spiagge in modo da consentire di visualizzare tutte le spiagge libere sulle quali si prevede di attivare il sistema di prenotazione con l’indicazione dei posti ancora disponibili. Un simile sistema gestionale è già utilizzato da alcuni stabilimenti balneari e potrebbe essere adattato in tal senso". 

"I comuni, all’interno dei loro PUD, hanno a disposizione i dati dell’estensione superficiale di ogni spiaggia libera e possono sovrapporre a tali cartografie una sorta di reticolo, costruito in base alle linee guida sul distanziamento interpersonale, in modo da assegnare a ogni singola spiaggia libera una sorta di capienza massima. L’utente potrà quindi scegliere dove recarsi, inserire i propri dati ed il numero di persone per le quali si richiede la prenotazione, la fascia oraria (mattina, pomeriggio, intera giornata) e quindi inviare la richiesta di prenotazione. Il sistema restituirà una conferma nominativa della prenotazione ed un numero di prenotazione assegnato, con l’indicazione del giorno, della fascia oraria e, ovviamente della località prescelta che sarà inviata all’utente tramite e-mail (e quindi stampabile per chi lo desidera), SMS e che sarà comunque sempre disponibile dalla APP stessa in una specifica sezione dedicata alle prenotazioni dell’utente". 

"Ovviamente il sistema potrà essere modulabile, prevedendo ad esempio una sorta di “rotazione”, riconoscendo i dispositivi utilizzati o i nomi delle persone prenotate, in modo da dare precedenza a chi non è mai stato in quella spiaggia e mettere in coda gli altri, oppure collegandolo al sistema di gestione dei parcheggi regolamentati, oppure dedicando una quota delle prenotazione a chi soggiorna presso le strutture ricettive, o altro ancora. La App “Spiagge in Liguria” dovrà essere di facile utilizzo ma si potrà comunque prevedere un sistema di prenotazione telefonica (tramite ad esempio i nostri uffici IAT che potrebbero essere riadattati per svolgere tale funzione) attraverso il quale ricevere il codice di prenotazione legato al proprio nominativo". 

"L'app potrà essere estesa anche agli stabilimenti balneari privati che tuttavia sono spesso già dotati di sistemi informatizzati per le prenotazioni. Va prevista una campagna di sensibilizzazione per gli utenti e la segnalazione dell’impossibilità di accedere alle spiagge libere in assenza della prenotazione effettuata attraverso “Spiagge in Liguria” attraverso i pannelli informativi posti sulla rete autostradale, nelle stazioni e nelle strade provinciali, tramite le amministrazioni comunali, prevedendo anche una stretta collaborazione tra le regioni". 

"In questo modo si potrà limitare lo spostamento verso le località balneari, evitare assembramenti, consentire ai sindaci di organizzare sul territorio i controlli attraverso la Polizia Municipale o vigilanza privata. Il controllo sugli accessi potrà essere fatto dal personale incaricato nelle aree di parcheggio dei singoli Comuni (laddove presenti grandi parcheggi con accesso con sbarra), agli ingressi al litorale, direttamente in spiaggia" conclude Arboscello. 

Comunicato stampa

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