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Politica | 12 maggio 2020, 10:15

Opera Pia di Spotorno. Il sindaco Fiorini: "Attacchi strumentali. Inaccettabile il coinvolgimento di ospiti e famiglie"

Arriva la risposta alle accuse dei consiglieri di minoranza: "Accusati di silenzi e omissioni, ma anche loro dopo aver ricevuto la relazione sui protocolli sanitari in atto non hanno contribuito"

Opera Pia di Spotorno. Il sindaco Fiorini: "Attacchi strumentali. Inaccettabile il coinvolgimento di ospiti e famiglie"

Con un articolato sfogo è arrivata ieri sera sulla pagina istituzionale del Comune di Spotorno, la replica dell'amministrazione, rappresentata dal sindaco Mattia Fiorini, agli attacchi giunti nei giorni scorsi da alcuni consiglieri di minoranza circa la gestione dell'emergenza Covid-19 nella residenza dell'Opera Pia "Siccardi-Berninzoni".

"Ho lasciato passare qualche giorno dal comunicato stampa con il quale parte delle minoranze sono intervenute sulla vicenda della residenza protetta dell’Opera Pia Siccardi e dei risultati della settimana scorsa con cui sono stati identificati 19 ospiti positivi su quasi 60 - comunica il primo cittadino -Il tempo mi è servito per metabolizzare la strumentalizzazione di parte delle minoranze. I Consiglieri Marcenaro e Riccobene, hanno sfruttato una vicenda molto delicata e che coinvolge 19 anziani e le loro famiglie, ma anche tutti gli operatori sanitari della residenza protetta che quotidianamente in quella struttura lavorano. Non li seguirò sulla strada delle polemiche perché sono ben conscio della delicatezza della questione e del momento. Mi atterrò perciò ai fatti".

Spiega quali sono stati i passaggi nella vicenda: "Il 28 Marzo i quattro consiglieri di minoranza affidavano ai giornali on line (anziché a strumenti più consoni a dei Consiglieri Comunali) un comunicato con il quale intendevano chiedere al Sindaco di ‘tutelare le due case di riposo’ con un non meglio specificato cordone sanitario che le preservasse da potenziali contagi. Aggiungevano anche il suggerimento di chiedere ad ASL e Regione di effettuare tamponi a tutti".

Continua quindi: "La mia risposta non tardò: il 4 aprile mandai una comunicazione a tutti i Consiglieri Comunali con una descrizione dettagliata di tutte le procedure previste dalla autorità competenti (Ministero della Salute, Regione Liguria, ASL ed ALISA) e di quelle -più stringenti- adottate per la protezione degli ospiti e degli operatori dell’ Opera Pia Siccardi. Spiegavo anche che i test sierologici sarebbero stati effettuati da li a pochi giorni, in virtù della programmazione delle autorità competenti : Regione-Asl ed Alisa che sulla base della disponibilità dei test e della gravità delle situazioni in tutta la Regione disponevano a chi e quando fare gli esami. Tutte queste informazioni date tramite i canali ufficiali però non sono servite in quanto secondo i due Consiglieri “il silenzio è stato più evidente della replica".

E quindi l'attacco alla minoranza: "E’ indecente che si faccia una speculazione di tipo politico sfruttando un tema così delicato, visto che loro hanno richiesto e ottenuto da questa amministrazione il 4 aprile proprio una relazione sui protocolli sanitari messi in atto all’Opera Pia per il contenimento del Coronavirus. Ci si accusa di silenzi e omissioni, ma proprio loro dopo averli ricevuti un mese fa non hanno poi fornito alcun contributo, e questo dimostra che se li hanno letti e li hanno compresi, li hanno ritenuti adeguati. Noi li abbiamo letti, come abbiamo letto le molte comunicazioni che Alisa e Asl hanno fornito dal 24 febbraio ad oggi, e vi posso assicurare che in nessuna di queste linee guida o protocolli è previsto un intervento del sindaco che interferisca o possa contribuire alle decisioni delle direzioni sanitarie delle residenze protette con le quali c’è comunque stato un costante rapporto diretto e tramite l’ufficio dei servizi sociali".

"Si contesta inoltre a me ed alla mia vice Sindaco - aggiunge Fiorini -, l’annuncio dato ‘con grande enfasi’ dei risultati dei test sierologici effettuati sugli ospiti delle strutture (test che loro stessi sollecitavano nel primo comunicato stampa di richieste) dichiarando come ‘autocelebrativi’ i nostri ringraziamenti. Ora sfido chiunque a leggere una qualche forma di auto celebrazione nei ringraziamenti che abbiamo fatto (li trovate nel riassunto del 24 aprile) , abbiamo solo espresso il nostro apprezzamento verso tutti gli operatori ed i responsabili delle due strutture per anziani per il lavoro e l’impegno profuso che con i risultati dei test sierologici negativi fatti da Asl sanciva, in quel momento, che non vi era traccia del coronavirus negli esami effettuati agli ospiti delle due strutture".

"Ma l’ultimo passaggio è quello che più mi indigna - continua quindi il sindaco -. È evidente a chiunque che siamo di fronte ad una continua evoluzione della situazione sanitaria delle strutture per anziani, degli ospedali, o all’interno dei luoghi di lavoro. Non ci sono ancora certezze assolute sulle modalità di contagio, come non c’erano un mese fa certezze sulle distanze da mantenere e neppure su quali fossero i DPI che meglio tutelavano lavoratori e cittadini. Le autorità competenti emanano disposizioni (Regione Liguria, Alisa, Asl) che i Direttori Sanitari delle strutture mettono in opera aggiungendo, se lo ritengono, ulteriori elementi di cautela avendo loro non solo il compito ma la competenza necessaria. E così è stato fatto anche per Opera Pia. Quando il 23 Febbraio l’ordinanza regionale 1/2020 imponeva ai Direttori Sanitari delle strutture di ‘regolamentare gli accessi’, all’Opera Pia cautelativamente il Direttore Sanitario decideva di sospenderli totalmente realizzando quindi a fine febbraio quel ‘cordone sanitario’ che, un mese dopo, veniva proposto dai consiglieri".

"Salvo poi riaprire parzialmente, dal 3 al 5 marzo, dopo che una nota di Regione Liguria e Alisa raccomandava l’ingresso di una sola persona per ospite.
Successivamente il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo sanciva nuovamente che gli ingressi erano da limitare ai soli casi autorizzati dalla Direzione Sanitaria della struttura, la quale nuovamente a scopo cautelativo sospendeva totalmente ogni visita esterna, oltre ad una serie di ulteriori interventi adottati a tutela di ospiti ed operatori, tutti contenuti e descritti nella relazione inviata ai Consiglieri, in cui si sono anche allegate le linee giuda nazionali e regionali di Alisa
".

Prosegue Fiorini: "Dopo tutto ciò sentir dichiarare che 'Ora si corre ai ripari, ma con settimane di ritardo, mentre il paese è in attesa di spiegazioni da parte di chi poteva e doveva garantire la salute pubblica e non lo ha fatto' lascia sgomenti. Sulle spalle degli ospiti e dei loro parenti, degli operatori sanitari che tutti i giorni operano con impegno e professionalità all’interno della struttura nonostante i rischi, Marcenaro e Riccobene lanciano accuse sconclusionate senza capo ne coda al solo scopo di sfruttare il momento difficile per fare polemica politica. Se io e la mia amministrazione siamo abituati ai continui attacchi e polemiche delle minoranze, non ritengo accettabile il coinvolgimento di ospiti famiglie e lavoratori dell’Opera Pia. E’ un atto veramente deprecabile, che ci lascia senza parole".

Il pensiero infine si rivolge a chi sta affrontando in prima persona la situazione creatasi: "Ringrazio nuovamente tutti gli operatori sanitari dell’Opera Pia, conscio che sono stati rispettati tutti i protocolli disposti dalle autorità e che oltre a quelli si sono adottate tutte le ulteriori cautele che erano possibili. E’ notizia di oggi che in un altra struttura del Savonese tutti e 40 gli ospiti (anche loto tutti negativi ai test sierologici) sono risultati poi positivi al tampone, segno di come nonostante si faccia tutto il possibile, il rischio residuo di contagio non si può eliminare" conclude Fiorini.

Redazione

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