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Attualità | 17 maggio 2020, 08:30

Nella ripartenza chi ascolta le paure e i problemi dei lavoratori dello spettacolo liguri?

Attori e musicisti, docenti di musica e di recitazione, liutai e tecnici del suono nel nostro reportage

Nella ripartenza chi ascolta le paure e i problemi dei lavoratori dello spettacolo liguri?

In questi giorni di graduale ripartenza dopo la quarantena da Coronavirus, tanti ambiti economici si sono fatti portavoce delle proprie esigenze: i Comuni hanno sollevato le problematiche inerenti al mondo delle spiagge (leggi QUI) e le associazioni di categoria hanno parlato di agricoltura, floricoltura e agriturismo (leggi QUI).

Eppure esiste un settore trainante, nell’economia generale italiana, del quale non si parla mai, nonostante la sua importanza: è quello della cultura e delle arti. Quando potremo tornare a sederci tutti insieme in un cinema? Quando gli attori potranno salire nuovamente sul palcoscenico di un teatro? Quando risuoneranno le note di un concerto?

Il ramo degli spettacoli, così importante nella programmazione (non solo estiva) della nostra Liguria, è per adesso quello pervaso di maggiori incertezze in merito a date, spazi e normative per la “rinascita”. Incertezze che purtroppo, giorno dopo giorno, si stanno trasformando nell’unica e sola certezza di tante manifestazioni culturali e artistiche cancellate nei prossimi mesi nel Savonese.

In una recente intervista a Savonanews (leggi QUI) l’attore Andrea Walts commentava: “Durante questa quarantena forzata sono proprio un libro, una serie tv, l’ascolto di musica, che ci hanno tenuto compagnia”.

Quindi, perché non dare voce ad alcuni esponenti della categoria? Lo abbiamo fatto noi di Savonanews, raccogliendo le testimonianze di alcune tra le professioni più diverse nel mondo dello spettacolo.

Chiara Tessiore, attrice e insegnante di recitazione: “Sono andata in scena l'ultima volta il 20 di febbraio a Torino per Assemblea Teatro, poi sono partita per Venezia e il 23 di febbraio ho assistito alla scomparsa delle maschere del Carnevale e alla comparsa delle mascherine alle quali, ora, siamo tristemente abituati.

La mascherina cancella i visi, nasconde le parole.

Mi sembra una buona immagine per raccontare cosa è stato per me questo lockdown: laboratori sospesi, scuole chiuse, una ventina di spettacoli cancellati e nessuna, nessuna speranza di potere, in tempi brevi (ma neanche medi... e temo neppure lunghi...) tornare a fare il mio lavoro.

Il teatro è presenza, si fa dal vivo, da vicino. Questa crisi è così terribile perchè cancella la possibilità dell'incontro, che è l'unica via per fare teatro. Io sono rimasta bloccata a Milano (dove mi trovavo per le prove dell'ennesimo spettacolo cancellato, un debutto) e sono qui da ormai 56 giorni.

Per fortuna ultimamente abbiamo lanciato, come Associazione Baba Jaga e Teatro delle Udienze, un corso online di lettura espressiva; le persone cominciano ad iscriversi ed è bello sentire che questa crisi non ha generato solo disastro, ma anche desiderio: di scoprire, di migliorarsi, di continuare a formarsi. Mi piacerebbe, un domani, poter dire che tutto questo è servito a qualcosa. E mi piacerebbe tanto (tanto!) che l'arte finisse per mancare al pubblico tanto quanto manca agli artisti”.

Chiara Tessiore è attrice professionista diplomata alla Civica Accademia d'Arte drammatica di Udine. Lavora dal 2012 per Assemblea Teatro, Torino. E' autrice e interprete di numerosi spettacoli, prodotti da Baba Jaga, Associazione di cui fa parte e per la quale lavora come attrice, drammaturga, regista e formatrice di attività teatrali.

Simone Carbone, musicista polistrumentista e tecnico del suono: La pandemia ci ha portato di fronte a un reality check abbastanza lampante. L’arte in Italia è relegata al ruolo del superfluo e con essa chi vi lavora all’interno. Questo sta portando tanti a rendersi conto che è necessario un livello di coesione e di spirito di collaborazione come categoria come non c’è mai stato. Me ne sono reso conto nel creare il progetto #UNGIOCONONASOMMAZERO in cui tanti musicisti e cantanti, appassionati e professionisti. Sento la necessità, adesso, nel presente e per il futuro, di creare assieme a tutti qualcosa di collettivo e come tale riconosciuto. Che riporti l’arte e gli artisti al ruolo che deve avere e che, soprattutto in questa emergenza ha avuto, di supporto, di riflessione, e si, anche di divertimento, tanto criticato recentemente. Mai come in questo periodo ho visto le persone attaccarsi alle arti per superare il momento”.

Simone Carbone è un compositore, producer, polistrumentista genovese, dallo spirito sperimentatore, affamato di ogni tipo di musica in ogni sua forma, ha sempre fatto della contaminazione stilistica e della ricerca sonora uno strumento per aiutare gli artisti a costruire un universo timbrico in cui riconoscano se stessi e che tocchi emotivamente l’ascoltatore. Come musicista è attualmente il frontman della band progressive Asymmetry of Ego, bassista nella band The Price capitanata da Marco Barusso, membro del progetto Gilah assieme alla cantante e performer Giulia Ottonello e il session man Marco Fuliano.

Paola Arras, concertista classica e docente di pianoforte: “In questo periodo di quarantena e contenimento da contagio da Coronavirus l’Associazione Pianistica Ateneum di Finale Ligure non si è mai fermata, dal Concerto in Rosa trasmesso sul Nostro Canale Youtube per la Festa della Donna è stato un susseguirsi di attività. La didattica Pianistica, grazie a Skype e le videochiamate whattapp sono avvenute con i singoli allievi regolarmente, riuscendo a costruire e sviluppare i loro programmi, chi per Esami nei Conservatori, chi per prossimi Concorsi, chi per meravigliosa passione. Questi mezzi ci hanno permesso il contatto umano con ogni allievo che ha aderito a questo nuovo, inusuale approccio con la metodologia Pianistica. E, devo dire, dopo trent'anni di insegnamento, è stato comunque molto efficace ed entusiasmante poter continuare ad ascoltarli, correggerli e poterli salutare conversando con loro quotidianamente. Tutti i ragazzi e le loro famiglie hanno accolto con entusiasmo il progetto! In questo periodo un po' destabilizzante, hanno trovato p tempo per se stessi, quindi più tempo da gestire per la loro passione.

Ogni giorno da quando è stato vietato il normale svolgimento delle lezioni, nei locali attrezzati con pianoforti di qualità, abbiamo proposto agli allievi anche l’invio di video live, dove loro sono i protagonisti, fatti con i loro mezzi, da dedicare al pubblico che ci segue su Facebook e Instagram. I loro brani del repertorio pianistico hanno totalizzato per ogni video dalle 300 alle 600 visualizzazioni, questo ci ha confermato che non doniamo fermarci. La musica è passione, cultura, istruzione, formazione del nostro essere. Sempre la si può vivere, compagna fedele del quotidiano. Ora siamo pronti a entrare in questa terza fase Tutti sicuramente cambiati, tutti Uniti e consapevoli di quanto ci ha sostenuto e ci sostiene la musica”.

Paola Arras si diploma in Pianoforte nel 1988 presso il Conservatorio Musicale Nicolò Paganini di Genova sotto la guida del Maestro Emilio Bonino. Negli anni successivi si perfeziona con il Maestro Giuseppe Bisio ed il Maestro Volk Stenzl e successivamente dal 1998 al 2002 segue i Corsi Internazionali di Perfezionamento Pianistico organizzati ad Orvieto da Spazio Musica e tenuti dal Maestro Massimiliano Damerini dove nel 2001 ottiene un Attestato Speciale di Merito. Parallelamente agli studi di perfezionamento intraprende la carriera concertistica partecipando a numerosi Concorsi Nazionali e Internazionali ottenendo sempre buone qualificazioni. Ha eseguito Concerti in Italia sia come solista, sia in varie formazioni cameristiche e orchestra collaborando con valenti musicisti. Dal 2006 al 2014 ha collaborato in Progetti Musicali con le Scuole Primarie di FinalMarina e Borgio Verezzi. Dal 1998 a oggi ha partecipato a moltissime rassegne musicali del Comune di Finale Ligure, da Maggio Musicale, Musica nel Borgo, Settembre in Musica, ai Concerti di Primavera, Concerti di Natale, Estate a Varigotti , Concerto all’Alba.

Carlo Carbone, liutaio e musicista: Purtroppo la situazione attuale, dovuta al Covid-19, ha messo duramente in crisi parecchi settori, tra cui quello dello spettacolo. Ho sentito svariati amici e clienti musicisti professionisti che sono fermi senza prospettive certe. Purtroppo non è facile in questo settore. Anche il mio laboratorio si è dovuto fermare per circa 2 mesi, con conseguenti ritardi sulle consegne e tutti i problemi che ne derivano: affitto e tasse da pagare anche se impossibilitato a lavorare. Fortunatamente dal 4 maggio ho potuto riaprire riprendendo il lavoro in mano. Ora non mi resta che rimboccarmi le maniche per recuperare il tempo (e il lavoro) perso, e sperare che tutto prosegua nel verso giusto senza nuovi intoppi”.

Carlo Carbone, fondatore del marchio Amnesia Guitars, si racconta così: Sono un liutaio savonese, da 8 anni mi occupo di costruzione e riparazione di chitarre e bassi. E' un lavoro nato dalla passione per la musica, la chitarra e la voglia di usare le mani per lavorare il legno. Ho clienti di svariato tipo, dal principiante al professionista, ognuno con le sue esigenze”.

Alberto Sgarlato

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