Sanità - 19 maggio 2020, 14:00

Coronavirus e Fase 3, il primario di terapia intensiva di Savona Brunetto: "Qualche caso arriverà in ospedale, ma l'estate dovrebbe scorrere tranquilla"

"Con l'autunno, temiamo l'arrivo dell'epidemia influenzale, sulla quale io confido che la vaccinazione sia di massa e a tappeto"

"Dalla fine del lockdown con la riapertura dei flussi delle persone possiamo certamente pensare che qualche caso arriverà in ospedale, confidando che il territorio riesca ad intercettare precocemente i casi di contagio e quindi a monitorare e curare, portando ad un minore numero di pazienti ospedalizzati, riteniamo comunque che l'entità di una recrudescenza fra maggio e giugno sia sicuramente minore rispetto all'impatto dell'epidemia di prima istanza".

Il Primario di Terapia Intensiva del San Paolo di Savona, il dottor Brunello Brunetto è intervenuto con l'avvio della Fase 3, annunciando anche in merito ai 70 pazienti ospedalizzati negli ospedali del savonese, nella terapia intensiva di Savona è presente solo un caso con una polmonite in trattamento in lieve miglioramento, tracheotomizzato e ventilato ancora meccanicamente. 

 "L'estate dovrebbe poter scorrere sufficientemente tranquilla, ma ricordiamoci con un virus sempre presente e non debellato. Con l'autunno, con il ritorno del freddo e della chiusura della frequentazione degli spazi aperti temiamo l'arrivo dell'epidemia influenzale, sulla quale io confido che la vaccinazione sia di massa e a tappeto, sperando che se ne convinca chi è meno abituato e propenso ad attuare su se stesso e sulle persone fragili a loro vicine la vaccinazione anti influenzale" continua Brunetto.

"Confidiamo che le oltre 900 sperimentazioni che in tutto il mondo sono in corso su farmaci che possono aiutare a fronteggiare l'epidemia da Coronavirus portino a risultati completi. Per il vaccino specifico le tempistiche potrebbero essere ancora lunghe. Questa triste esperienza qualcosa ci ha insegnato, abbiamo capito quali siano i farmaci che possono agevolare il paziente che diventa sintomatico e quali sono i trattamenti che possono aiutarci. Gli ospedali e le terapie intensive stanno riconvertendo le aree ma dobbiamo avere una reattività entro le 72 ore tali a portarci a livelli di possibilità di occupazione posti letto quasi al massimale" conclude il primario.

Luciano Parodi