Sanità oncologica ai tempi del Coronavirus: da una nostra Lettrice riceviamo una testimonianza relativa alle difficoltà che ha riscontrato nell'effettuare un esame di tipo "follow up" oncologico, cioè i monitoraggi post-intervento per valutare e arginare una eventuale recidiva.
La nostra Lettrice scrive una "Lettera Aperta" al Governatore della Regione:
"Al Presidente della Regione Liguria Sig. Toti
Stando alle sue dichiarazioni la curva dei contagi scende, ci stiamo avviando alle aperture commerciali, le ambulanze per decisione unilaterale di ALISA non ricevono più i finanziamenti per la sanificazione dei mezzi, ecc...
Può spiegarmi:
- come mai le persone non si possono curare da malattie che non siano Covid-19?
- Come mai un accertamento clinico non si può fare ma deve diventare urgente?
- Come mai gli esami programmabili, inseriti ad esempio in un follow-up oncologico, che seguono un protocollo a livello nazionale non si possono fare? Quello che 1 anno fa era programmabile ora non può più essere rinviato a data da destinarsi.
- Come mai gli interventi devono diventare urgenti e magari anche invasivi, prima di essere considerati?
- Come mai ci sono i pazienti di serie B?
- Come mai, va tutto bene al punto di andare contro il Governo, ma le persone normali non si possono curare?".