Secco il no dell'Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Savona Maria Zunato che, in merito alla app "Immuni" s'è così espressa:
" Questo Governo prima fa le cose poi ci ragiona dopo con decreti e dpcm vari: ovvero il caos e nessuna garanzia per il cittadino. I dati personali sono estremamente sensibili, facilmente intercettabili e violabili col bluetooth, nonchè molto appetibili per multinazionali e fondi stranieri".
Della stessa opinione anche il Vicesindaco Arecco e l'Assessore alle Politiche della Sicurezza Levrero che rilevano come anche il Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza) abbia significato criticità, tra le altre, sulla trasmissione dei dati.
"Non dimentichiamo - Prosegue l'Assessore Zunato - che dietro questa app ci sono fondi esteri notoriamente interessati al made in Italy, il che di per sè non sarebbe un male, tuttavia in questa fase delicata, i dati di cittadini ed imprese in difficoltà potrebbero facilmente essere acquisiti per un utilizzo diverso da quello per cui è nata l'app stessa, anche per responsabilità non sua, esponendo di fatto le nostre aziende ad un ulteriore rischio".
"Ritengo quindi lodevole la posizione degli Assessori e dei Consiglieri regionali della Lega che, respingendo l'utilizzo dell'app, hanno nuovamente dimostrato concretezza e sensibilità ". Conclude l'Assessore Zunato