Attualità - 06 giugno 2020, 10:00

La Voce dei Giovani con Yepp Albenga: "Un sogno che si avvera"

Yepp è scambi internazionali e intercultura. Ecco una testimonianza "dal vivo" della trasferta in Norvegia

Foto dell’autrice

Foto dell’autrice

YEPP Albenga è l’associazione che aiuta i giovani a realizzare le proprie idee, a diventare cittadini attivi, e a portare ad Albenga il cambiamento che desiderano. Ha sede nel Centro Giovani di Piazza Corridoni 9, ex Cinema Astor.

Un sogno che si avvera

30 Maggio 2018. Ricordo ancora il modo in cui mia madre mi guardava fare colazione, gli occhi fissi in un punto, terrorizzati. “Io non ci vado più” le dissi. Lei rispose alle mie parole con quel tono classico da mamma, il rimprovero sotto uno sguardo di apprensione: “dopo tutto quello che abbiamo fatto non ci vuoi andare?”

Dopo l’ordalia dei controlli di sicurezza e l'addio al mio valigione, eccomi sull'aereo insieme agli altri partecipanti da tutti i siti YEPP italiani. PANICO. Non so ancora adesso se volare mi piaccia o no, ma so solo che quando mi sento schiacciata verso il sedile e sento le orecchie tappate, per non parlare delle turbolenze, non sono del tutto felice e tranquilla all'idea di essere in una scatoletta di tonno in mezzo al nulla.

L'aeroporto di Oslo era una struttura in legno enorme e bellissima, piena di bistrot e negozietti di souvenir. Infine, eccoci sull'ultimo volo della giornata, diretto a Evenes. Da lì, salimmo su una barca con cui attraversammo il fiordo. Ecco che cosa stavo aspettando da tre mesi: acqua cristallina, un verde acceso e brillante, quasi surreale, montagne grigie con le vette innevate e un silenzio incredibile. In quel luogo non sono le persone le protagoniste della realtà, ma è la natura stessa, immensa e bellissima. Un'altra aspettativa a cui nessuno era abituato, era il sole sgargiante delle 21.30, che ci avrebbe poi accompagnato fino alle due di mattina, per scendere veloce in un tramonto e risalire subito nell'alba, nell'arco di un'ora circa.

Dopo un lungo viaggio in auto, eccoci arrivate dalla nostra famiglia, composta da due genitori dolcissimi e tre sorelle, dai 7 ai 15 anni. Questa è stata la mia famiglia norvegese per i nostri 10 giorni a Ballangen, un comune di circa 3000 abitanti, situato all'interno del Circolo Polare Artico. Giorni bellissimi, ricchi di risate, pianti, emozioni, farfalle nello stomaco, panorami mozzafiato, balli tipici ed esperienze.

Lo scambio Norvegia-Italia puntava specialmente all'incontro di due identità diverse, ma allo stesso tempo similissime. Fu fantastico vedere come nell'arco di pochi giorni si instaurò una certa complicità sotto la profonda timidezza dei due gruppi, la quale dimostrò infine che per essere amici e divertirsi insieme non c'è bisogno di altro se non la voglia di conoscersi e condividere un'esperienza indimenticabile.

Porto nel cuore ogni giorno il verde e l'azzurro norvegese, i sorrisi e le risate dell'una di notte a ballare come delle pazze mentre fuori il sole splendeva, noncuranti della sveglia del giorno dopo, il giro (disastroso) in bicicletta, con la mia “sorellina” e le mie altre due compagne d'avventura, la comunità dei Sami, i lapponi norvegesi, con le loro guance rosee e tanta voglia di trasmettere la loro cultura, l'escursione nella grotta sotto la cascata, una chiesa tipica del luogo, la miniera di quarzo, il giro in canoa, il geyser di Narvik e le scivolate sulla poca neve riuscita a resistere al timido tepore estivo, il calore del gruppo italiano che mi faceva sentire a casa, nonostante fossi così lontana.

Ecco cosa è stato questo scambio per me: casa. I 3613 chilometri che mi separavano dalla mia vera famiglia tante volte sembrarono inesistenti. Grazie a questa esperienza mi sono davvero resa conto che casa non è dove cresci, ma è ovunque tu ti possa sentire a tuo agio, felice, sereno, amato, lontano dalle preoccupazioni. La Norvegia mi aprì gli occhi, e lo fa ogni volta in cui ripenso all'amore che mi venne dato dalla famiglia che mi ospitò e da tutto ciò che mi circondava.

Tutto questo non sarebbe mai accaduto se non fosse stato per lo YEPP, che mi ha dato questa occasione unica. Non ci sono parole per descrivere quanto io sia grata per tutte le opportunità che mi sono state offerte. Non scherzo quando dico che tutto ciò mi ha cambiato la vita. Grazie.

L'autrice di questo articolo:

Nicole Vio, 16 anni, vive ad Albenga e frequenta il Liceo Giordano Bruno a indirizzo linguistico, dove studia inglese, francese e tedesco. Ama i viaggi, la musica, il teatro e la scrittura, e con lo Yepp sta finalmente realizzando i suoi sogni!

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