Al Direttore - 15 giugno 2020, 11:02

L'associazione L'Altra Liguria Genova scrive a Toti e Bucci sul tema della mobilità

"Basta campagna elettorale sulla mobilità, abbiamo bisogno di soluzioni concrete, praticabili, immediate"

L'associazione L'Altra Liguria Genova scrive a Toti e Bucci sul tema della mobilità

"È inammissibile che si continui ad amministrare le istituzioni come se si fosse in una continua campagna elettorale, non bastano passerelle, ombrellini e dichiarazioni ad effetto per rispondere ai bisogni degli abitanti. Abbiamo bisogno di soluzioni concrete, praticabili, immediate, soprattutto sulla mobilità, come è drammaticamente emerso in questi ultimi giorni", si legge nella lettera aperta inviata al sindaco di genova Marco Bucci e al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dall'associazione L'Altra Liguria Genova.

"I tratti autostradali non sono stati chiusi una notte all’improvviso - si legge ancora nella missiva -, è responsabilità della Regione autorizzare i cantieri. Il numero esagerato di mezzi privati in circolazione non è una novità, è incrementato grazie alla vostra scelta di promuovere l’apertura di nuove strade piuttosto che migliorare ed aumentare il trasporto pubblico. Bene le piste ciclabili, bene la mobilità dolce, ma Genova è fatta di periferie collinari ed è lunga 33Km, ovvio che non può essere questa la risposta. Non siamo tecnici e non vogliamo sovrapporci alle tante proposte di chi è più competente di noi, ma qua e ora servono scelte politiche, che non possono essere quelle di costruire infrastrutture che potremo avere, forse, tra dieci anni. Data la situazione drammatica, testimoniata dalle tante immagini che mostrano bus sovraffollati, migliorare il trasporto pubblico, e disincentivare l’uso dell’auto, non può essere più rimandato. Certo, questo implica che, anziché aprire supermercati, si facciano parcheggi di interscambio; che, anziché permettere ai TIR di passare dove non devono e alle macchine di girare e sostare dove vogliono, si facciano controlli serrati e si posizionino dissuasori; che, anziché pensare a grandi opere, si pensi a far viaggiare più bus e treni. Tutte cose che farebbero un gran bene alla nostra qualità di vita ed al futuro dei nostri figli e nipoti".

Redazione

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