Curiosità - 18 giugno 2020, 15:36

Dal lockdown e dalla passione di Simone Bergallo nasce un libro sulla storia di Olle

L'autore Simone Bergallo, studioso di archivi storici, si appresta a scrivere un nuovo capitolo della storia finalese

Dal lockdown e dalla passione di Simone Bergallo nasce un libro sulla storia di Olle

La storia dei piccoli paesini, tramutatisi nel corso degli anni in frazioni di Comuni in grado di inglobarli, è spesso legata alla vita parrocchiale.

Lo ha ben chiaro Simone Bergallo, da sempre studioso ed appassionato della storia dei paesi e anima della comunità parrocchiale di Gorra e Olle a Finale, già autore di una tesi di laurea, trasformatasi poi in una pubblicazione dal titolo “La Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo in Gorra, Tesoro scrigno di Tesori” grazie all'Associazione Emanuele Celesia sulla storia di Gorra.

Un interesse che nasce dal lavoro ma anche dalla passione, dallo spirito di conoscenza e approfondimento con il quale lo studioso dell'archivio diocesano di Albenga ha affrontato i mesi di lockdown. E che ora è pronto a sfociare in una nuova pubblicazione, stavolta con la storia di Olle al centro dell'attenzione, con una sorta di appendice anche su Gorra, grazie al ritrovamento di altri documenti e nuovi restauri.

Si tratta di un'idea nata un po' con la voglia di completare quello che potrebbe definirsi un primo capitolo di un'opera, una storia che va completata e che era iniziata con Gorra" spiega Bergallo. Da sempre infatti le due parrocchie e le rispettive frazioni finalesi hanno storie fortemente legate, non solo per motivi geografici.

Olle fu cappellania di Gorra fino al 1805, quando il vescovo la trasformò in chiesa curata suffraganea della parrocchia di Gorra al fine di permettere ai fedeli di avere un Curato a disposizione per battesimi e funerali senza affrontare quella che allora era una strada impervia e di lungo cammino. Nel 1927 la chiesa venne elevata a parrocchia e negli anni '50 riconosciuta anche civilmente, con don Staricco primo e ultimo parroco residente.

Una consistente base per il lavoro è giunta dunque dall'analisi del fondo archivistico della Chiesa di San Giovanni Battista Decollato in Olle, unito anche ad alcuni documenti dell'archivio comunale di Palazzo Ricci a Finalborgo risalenti all'epoca in cui Gorra era Comune autonomo, ma indispensabile è l'aiuto dei cittadini: "Così come avvenuto durante le ricerche per la stesura della tesi - racconta Bergallo - c'è bisogno tassativo di prove, perchè si possono fare supposizioni ma servono certezze date dai documenti archivistici. Un altro grosso scoglio su cui poggiare il lavoro è composto però anche dalle testimonianze fotografiche, dalle quali ricavare curiosità che agli occhi dei proprietari potrebbero non apparire, con dettagli inutili per chi le guarda con gli occhi dei ricordi ma non per chi invece con esse non ha un legame affettivo e cerca in quelle foto una testimonianza del passato".

Ed è questo l'invito che l'autore rivolge ai suoi concittadini e a chiunque avesse foto del passato scattate a Olle: “Il messaggio è non avere paura di portare foto che potrebbero sembrare inutili, come ad esempio quelle di un matrimonio. Basti pensare alla storia dell'altare della vecchia chiesa di Gorra ricostruita con le foto di un matrimonio o ad uno scatto della processione con la Madonna del Rosario vestita, scoperta poi come opera di Giovanni Maragliano”. Le foto verranno scansionate e immediatamente restituite ai proprietari: "Sono ricordi preziosi delle persone ed è giusto che come tali vengano conservati" ci tiene a sottolineare Bergallo.

All'uscita del libro si unirà poi la conclusione dei lavori di restauro della chiesa di Olle. Un grande impegno che necessita anche dell'interessamento da parte della comunità, sempre molto partecipe a Gorra e Olle: "Così è stato per la statua del Gesù Bambino benedicente, finanziato dalla famiglia Cavalleri-Argento per amore a Gesù Bambino e all'arte, per la tela della Pietà restaurata in memoria della famiglia Terragno-Ferrari, che presenteremo a emergenza terminata con una cerimonia degna, e infine per la statua di Maria Ausiliatrice di Olle che verrà restaurata con un finanziamento privato".

Conclude Bergallo: "I nostri antenati ci hanno lasciato queste testimonianze di fede, costruite con i loro sacrifici di contadini che non avevano nulla, eppure, senza aver nulla ci hanno lasciato questi preziosi manufatti che noi abbiamo il dovere di lasciare ai nostri nipoti, altrimenti manderemmo in malora ciò che con tanta fatica ci è stato lasciato".

Mattia Pastorino

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