Era il 2015 quando il leggendario Mario Corso, "il piede sinistro di Dio", il "castigatore mancino" della grande Inter, dedicava questa frase ai Fieui di Caruggi: "La visita di Albenga è stata la giornata più bella di sempre. Con affetto, Mario".
E oggi, che da poche ore Mario Corso non c'è più, i "monellacci con la fionda" di Albenga ricambiano il suo gesto e la sua dedica; pubblicano la foto della piastrella firmata dal campione nerazzurro sulla loro pagina Facebook e commentano: "Ciao Campione! Contenti di avere contribuito a regalarti una bella giornata ad Albenga e un felice ricordo. Sbizzarrisciti tra le nuvole".
Mario Corso, trequartista dell'Inter che negli anni '60 vinse tutto ciò che si può vincere nel calcio, si è spento a poche settimane da quel 25 agosto che gli avrebbe regalato il 79esimo compleanno.
Passò alla storia per il suo unico e inimitabile tiro "a foglia morta". E Moratti lo descrisse così: "L'unico non brasiliano che Pelé avrebbe sognato di avere nella sua Nazionale".