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Economia | 26 giugno 2020, 06:18

L’Enpa di Savona cerca dei volontari staffettisti

Lavorare nel sociale non è facile, soprattutto quando si tratta di prendersi cura degli esseri più indifesi: gli animali.

L’Enpa di Savona cerca dei volontari staffettisti

Lavorare nel sociale non è facile, soprattutto quando si tratta di prendersi cura degli esseri più indifesi: gli animali. L’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, è la più antica associazione presente in Italia e da sempre si occupa del benessere dei più deboli.

Ha ben 100 sezioni provinciali e varie delegazioni comunali, che fanno tutte capo alla sede centrale, situata a Roma.


Un ente senza finanziamenti


Nonostante sia riconosciuta come ente morale di diritto privato, l’Enpa non riceve alcun finanziamento dallo Stato, per cui opera tramite i volontari, in modo da mantenere strutture organizzative, ricoveri e da creare delle campagne di sensibilizzazione per reclutare più persone possibile, necessarie per mantenere una buona rete di collaborazione.

Qual è lo scopo principale di questa associazione? Quello di garantire una buona protezione agli animali di qualsiasi specie e razza, sia dai maltrattamenti di ogni genere, sia da qualsiasi attività che possa provocare sofferenza a questi esseri indifesi.

Parliamo di attività che vengono ritenute “sportive”, come la caccia, la pesca e fino ad arrivare alla sperimentazione animale. Sempre su questo filone, l’associazione svolge un’attività di prevenzione di fenomeni come il randagismo, attraverso delle campagne di sensibilizzazione e interventi di sterilizzazione.

Inoltre è anche una sorta di vigilante nei confronti dell’applicazione e osservanza delle leggi che tutelano gli animali domestici e selvatici, per assicurare loro benessere e rispetto.


La sezione di Savona


A Savona l’ente è attivo dal lontano 1927 in maniera continuativa e cerca di offrire aiuto a tutti gli animali di ogni specie, ma ne ha anche molto bisogno. Come detto, infatti, si tratta di un'associazione no profit, che vive grazie ai contributi volontari: volete sapere come contribuire alla sua esistenza?

Potete fare un giro sul loro sito, dove sono presenti in vendita anche dei libri con contributo libero: per esempio quello di Milazzo, “La protezione degli animali a Savona: una storia lunga un secolo”, che racconta proprio della vita abbastanza difficoltosa che un ente del genere vive quotidianamente.

Se invece desiderate acquistare cosmetici o più in generale prodotti non testati sugli animali, potrebbe interessarvi quello di Antonella De Paola, “Guida ai prodotti non testati sugli animali”, che offre uno specchio ben focalizzato su tutti gli oggetti che è possibile acquistare senza per questo che sia stata operata alcuna violenza.

Se, invece, volete solo contribuire al bene dell’associazione, potete donare qualcosa per “Verso l’acqua profonda” di Bruno Marengo, sei racconti che hanno come protagonisti i nostri amici animali.


Un altro modo per aiutare


Ogni contributo è ben accetto, anche quello che non sia prettamente di denaro: non solo cibo ma anche prodotti che possano aiutare gli animali a vivere meglio. Se state pensando di acquistare qualche cuccetta o dei cuscini per gatti o cani, potete visitare siti come https://mitesoro.it/, dove trovare il prodotto più giusto ma anche più economico, per fare del bene anche se non avete delle grandi possibilità.

i rifugi promossi dall’Enpa di Savona, infatti, hanno bisogno sempre di nuovo materiale: non solo per i più comuni amici dell’uomo, ma anche per gli animali selvatici, come i ricci, i tassi, il gabbiano, l’airone e la tartaruga, dei quali l’ente si prende cura dal 2013.

Il nostro consiglio è comunque quello di consultare l’associazione, in modo da sapere di cosa abbiano bisogno, per evitare di far accumulare materiale che potrebbe solo ingombrare.


I volontari “staffettisti”


Se siete attenti alle esigenze dell’Enpa, potrà interessarvi questa richiesta fatta proprio dalla sezione di Savona, che ha continuamente bisogno, soprattutto, di personale pronto all’azione.

Si cercano infatti volontari disposti a trasferire animali selvatici, in difficoltà o feriti, proprio presso la sede: si tratta di trasportare esemplari a partire dalle zone della Val Bormida, di Finale Ligure e Albenga, che sono quelle in cui vengono maggiormente recuperati e che hanno bisogno di essere subito curati proprio a Savona.

Quale figura potrebbe essere quella più giusta per questo lavoro, diciamo, volontario? Un trasportatore, un pendolare o anche un rappresentante, abituati a spostarsi ogni giorno con la corriera o il treno, oppure, ancora meglio, con un mezzo proprio, come la moto o l’auto.

A queste persone verranno affidati dei trasportini o delle scatole forate di piccole dimensioni, quindi poco ingombranti, che ospitano gli animali. Potete dare una mano? Se sì, chiamate lo 019 824735, oppure scrivete alla mail savona@enpa.org.



 

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