In merito al nostro articolo di ieri dal titolo “H&M, la denuncia dei Sindacati: Lavoratori al tempo del fast fashion usati e gettati” (link QUI), l'azienda rende noto quanto segue:
"Ci dispiace di non essere stati contattati per potervi fornire la nostra posizione, ci preme sottolineare che la notizia riporta un quadro parziale e non obiettivo e pertanto vi chiediamo cortesemente di pubblicare quanto segue:
H&M Italia, a rettifica delle informazioni pubblicate su alcuni organi di stampa e della comunicazione diffusa dai Sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, tiene a precisare quanto segue.
H&M smentisce la notizia dei 2000 posti di lavoro a rischio. L’Azienda ha annunciato la chiusura di otto punti vendita in Italia entro la fine dell’anno. Ottimizzare e perfezionare il portfolio di punti vendita per adattarsi all’evoluzione continua del mercato è essenziale per garantire la stabilità economica dell’azienda a lungo termine.
H&M crede nelle persone e si è impegnata sin dall’inizio a trovare le migliori soluzioni possibili per tutti i dipendenti coinvolti, conformemente alla legge e nel rispetto delle proprie politiche interne e valori.
In merito alle due chiusure di Milano, in un quadro generale di grave difficoltà del settore retail, dovuto al momento straordinario in cui ci troviamo, H&M è riuscita a garantire una ricollocazione per tutti i 57 dipendenti dei due punti vendita, al fine di salvaguardare la totalità dei posti di lavoro.
La maggior parte delle ricollocazioni è avvenuta su Milano, Provincia di Milano e Monza Brianza, in aggiunta a quelle in Lombardia e aree limitrofe. Le poche ricollocazioni in zone non limitrofe lombarde sono state effettuate a fronte di esigenze espresse da parte dei dipendenti".