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Economia | 24 luglio 2020, 09:50

La Gen Z tra social e attivismo sociale: il 90% sostiene il movimento Black Lives Matter e il 74% i diritti LGBTQ+

Il primo elemento che differenzia gli Zoomer è l’uso della tecnologia: i ragazzi di oggi sono inseparabili dal proprio smartphone (il 93% ne ha uno) e passano circa 10 ore al giorno online

La Gen Z tra social e attivismo sociale: il 90% sostiene il movimento Black Lives Matter e il 74% i diritti LGBTQ+

Capire i giovani d’oggi può essere complicato e spesso si tende a pensare alle nuove generazioni come molto distanti dal proprio mondo. Dallo slang, all’uso dei Meme e delle Gif, i Centennial hanno un linguaggio tutto loro. Da questo nasce la guida “Sboomerizzati: la Generazione Z tra nuovi social media, itanglese, attivismo e musica”, creata da Babbel - la app leader per l'apprendimento delle lingue - per capire e conoscere meglio i ragazzi nati dopo il 1995.

Il primo elemento che differenzia gli Zoomer è l’uso della tecnologia: i ragazzi di oggi sono inseparabili dal proprio smartphone (il 93% ne ha uno) e passano circa 10 ore al giorno online. Ma quello che va precisato è che i più giovani non sono impegnati solo a vedere stories su Instagram o a fare challenge su TikTok, ma sono anche molto attivi per quello che riguarda i più attuali temi sociali.

Multiculturalità, inclusione, sostenibilità ambientale e parità dei diritti sono gli argomenti che la Gen Z sente più vicini. Basti pensare che il 90% dei giovanissimi sostiene il movimento Black Lives Matter e in particolare lo fa attraverso i social (il 73% utilizza instagram e il 26% TikTok). Anche i diritti della comunità LGBTQ+ e le lotte femministe sono tematiche molto sentite, rispettivamente dal 74% e dal 63% degli Zoomer, elemento che testimonia la grande attenzione per l’uguaglianza e i diritti individuali.

Il linguaggio della Gen Z è ricco di modi di dire nati negli ultimi anni: queste espressioni spesso nascono sul web e vengono importate da altre parti del mondo, soprattutto da contenuti in lingua inglese, e mutuate dal linguaggio musicale o da quello dei videogame. Si va da Bae a Blast, passando per Bufu, Cringe e altri ancora che formano una sorta di glossario della Generazione Z.

Gli Zoomer utilizzano molto anche gli elementi visuali per comunicare e per farlo in velocità e in modo ironico. Spesso le immagini vengono preferite ai testi, per una comunicazione più d’impatto ricca di Gif e di Meme divertenti e spensierati.

Dall’attivismo sociale al modo di esprimersi, dai social network alla musica, il mondo della Gen Z è ricco di sfaccettature e particolarità che vengono approfondite nella guida interattiva di Babbel, con l’obiettivo di rendere più comprensibile l’universo Centennials a chi, almeno a livello anagrafico, ne è più distante.


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