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Eventi | 30 luglio 2020, 17:20

Alpicella di Varazze: escursione nel sito archeologico di “Rocca Due Teste” con concerto nel bosco

Evento a cura degli Amici del Museo Archeologico di Alpicella "Mario Fenoglio", in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della città di Varazze

Alpicella di Varazze: escursione nel sito archeologico di “Rocca Due Teste” con concerto nel bosco

Gli Amici del Museo Archeologico di Alpicella "Mario Fenoglio", in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della città di Varazze, organizza per domenica 2 agosto 2020, con inizio alle ore 15:00, un’escursione alla riscoperta degli scavi del riparo sottoroccia di “Rocca Due Teste - Località Fenestrelle”, con “Concerto nel Bosco” e successiva visita alla Mostra Permanete di Archeologia.


Programma:


- Ore 15.00, ritrovo presso la sede della Mostra Permanete di Archeologia di Alpicella;

- Ore 16.30, “Concerto nel Bosco” a cura "Sherry & Raphael - The Pop & Rock Couple";

- Ore 18.00, rientro e visita alla Mostra Permanete di Archeologia.

 

In ottemperanza alle disposizioni anti covid-19 e obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento fisico.


L'ingresso alla Mostra Permanete di Archeologia è consentito per turnazione di massimo 4 persone.


Si raccomanda un abbigliamento idoneo: pantaloni lunghi e scarponcini. Si consiglia l'uso di un repellente anti zecche.


L'organizzazione si manleva da ogni responsabilità di danni a persone o cose.


«Riparo sottoroccia di Rocca Due Teste.

Nei pressi di Alpicella, in località Finestrelle, la Soprintendenza Archeologica della Liguria ha svolto alcune campagne di scavo archeologico nel sito di Rocca Due Teste. Nell'area del Monte Beigua sono stati fatti alcuni ritrovamenti di superficie che testimoniano la presenza umana nel territorio a partire dal Paleolitico Superiore, ma è solo con il Neolitico e poi soprattutto con l'Età dei Metalli che si hanno informazioni più puntuali sull'economia umana.

La presenza dell'uomo risulta sporadica e non stanziale e legata particolarmente alla caccia e poi al pascolo d'altura e all'approvvigionamento di prezioso materiale litico: la pietra verde. Anche i ritrovamenti del Riparo di Alpicella mostrano uno sfruttamento stagionale dei ripari naturali forse nell'ambito delle annuali transumanze.

Il sito risulta particolarmente importante nella definizione dell'area di diffusione della Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata, caratteristica del Neolitico Medio (prima metà del IV millennio a. C.) e della civiltà di Golasecca. I resti di pasto e la cultura materiale ritrovati forniscono un quadro della vita e delle attività dei gruppi umani che hanno utilizzato il riparo. La maggior parte dei reperti è conservata ad Alpicella nella Mostra Permanete di Archeologia ma il sito stesso è segnalato ed attrezzato con un percorso di visita.»

Comunicato stampa

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