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Attualità | 01 agosto 2020, 07:30

Migranti e accoglienza, scaduta la gara per l'affidamento dei centri collettivi nel savonese: partecipano le cooperative

L'apertura delle buste è prevista per martedì 4 agosto, rispetto all'anno scorso alcune associazioni hanno presentato domanda

Migranti e accoglienza, scaduta la gara per l'affidamento dei centri collettivi nel savonese: partecipano le cooperative

E' scaduto ieri, 31 luglio, la gara d’appalto emanata dalla Prefettura di Savona, per l'affidamento dei servizi di gestione dei centri collettivi di accoglienza costituiti da singole unità abitative nonché quella relativa all’accordo quadro biennale (dal 1 settembre 2020) per l'affidamento dei servizi di gestione di centri collettivi di accoglienza con capacità recettiva massima di 50 posti.

Il termine di scadenza per la presentazione delle offerte, è stato fissato nella giornata di ieri e pare che alcune cooperative abbiano partecipato. Come previsto dal cosiddetto “decreto Salvini” e del pacchetto di misure in tema di “immigrazione e sicurezza pubblica” sponsorizzato dall’ex ministro dell Interni, e leader della Lega, approvato dal primo Governo Conte e poi convertito in legge dal Parlamento nel dicembre 2018, di fatto è stato tagliato non solo i budget ai gestori, ma è stata anche smantellata la rete dei servizi sul fronte dell’accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati.

Nello specifico, così come riportato, sono stati fissati i prezzi basi d’asta dell’appalto: 25 euro pro-capite e pro-die (in principio erano 35 euro, poi 18), Iva esclusa; 150 euro per il Kit (vestiario) di primo ingresso per un turnover stimato nel corso dei due anni pari a 4; 5 euro per la scheda telefonica per un turnover stimato nel corso dei due anni pari a 4; 2,50 euro quale pocket money pro capite giornaliero e il rimborso delle prestazioni mediche a chiamata.

"Abbiamo partecipato in associazione temporanea con Progetto città per 32 posti riservati alle donne che avranno posto in un'unica struttura in seminario. Vogliamo dare continuità di percorso e abbiamo accettato perché questa volta poteva aveva senso, le cifre ora sono vicine alla decenza, sono sempre basse, ma consentono di lavorare e garantire il minimo" spiega Marco Berbaldi, Fondazione Caritas.

"Abbiamo partecipato per 50 posti perché vogliamo cercare di tenere questi ragazzi in una situazione di accompagnamento e di tutela" ha proseguito Laura Gengo, Cooperarci.

Lo scorso anno il bando era andato per due volte deserto, le cooperative per protesta non avevano partecipato e poi c'era stata una proroga che aveva portato alla gara pubblicata a giugno dalla Prefettura.

Le buste saranno aperte il prossimo martedì 4 agosto.

Luciano Parodi

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