Inizierà nei primi giorni di ottobre nella provincia di Savona la campagna di vaccinazione antinfluenzale in vista dell'inverno. Le sedi preposte per i vaccini saranno gli ambulatori dei medici di famiglia ed i quattro punti prelievi degli ospedali presenti nella nostra provincia: Savona, Pietra Ligure, Albenga e Cairo Montenotte.
"Abbiamo chiesto di avere degli spazi più ampi, vista la necessità di distanziamento e la presenza di situazioni particolare come quelle di ambulatori che si trovano all'interno di condominii o di ambulatori nei quali operano in gruppo diversi medici - spiega Angelo Tersidio, segretario provinciale della Federazione Medici di Medicina Generale - in alcune situazioni, ad esempio, se tutti dovessero vaccinare i propri pazienti, in pochi mesi 4/5 mila persone si ritroverebbero a transitare in un condominio, magari utilizzando l'ascensore: una situazione spropositata".
"Abbiamo chiesto all'Asl di fornirci dei locali all'infuori degli ambulatori e l'unica disponibilità che ci è pervenuta sono i quattro punti prelievi presso gli ospedali, disponibili al pomeriggio, quindi Savona, Cairo Montenotte, Pietra Ligure e Albenga - ha inoltre aggiunto Tersidio - Sono comunque insufficienti. Nel ponente savonese pare che i colleghi riescano ad organizzarsi meglio con i centri saluti ed alcune aree da loro individuate, mentre a levante, come a Savona, Celle Ligure e Varazze, ci sono problematiche maggiori. Alcuni colleghi si sono attivati presso i sindaci, è il caso di Celle, Spotorno e Varazze, e attendono una risposta: ad esempio a Varazze si lavora per il Palazzetto dello Sport che sarebbe disponibile, l'Asl dovrebbe fare solo un sopralluogo per valutarne l'idoneità. Per Savona ho contattato venerdì scorso la segreteria del sindaco e attendo una risposta".
L'importanza della vaccinazione antinfluenzale, specialmente per le fasce più deboli della popolazione, è infatti uno dei pochi punti su cui larghissima parte della comunità scientifica in questi mesi di pandemia. Riuscire ad escludere le normali influenze di stagione dalla Sars-CoV-2 è infatti, secondo diversi pareri medici, un primo passo per evitare una seconda ondata di crisi nelle strutture ospedaliere.