Politica - 01 ottobre 2020, 07:30

Direttore del Chiabrera, passo indietro del sindaco su pressione del consiglio. Stoccata però ai firmatari della lettera: "Alcuni di loro si sono proposti nel mio ufficio"

Maggioranza e minoranza compatte hanno presentato una mozione per far cambiare idea all'assessore Rodino e alla prima cittadina, chiedendo la separazione del ruolo artistico e amministrativo

Il fronte della maggioranza e della minoranza già nella commissione consiliare di martedì (leggi QUI) era risultato compatto sul ruolo del nuovo direttore del teatro Chiabrera di Savona.

Il ruolo artistico e amministrativo, come già esposto in una lettera da 56 artisti savonesi, deve essere separato e con una mozione urgente presentata in consiglio comunale ieri la questione è stata ulteriormente sollevata mettendo la giunta, cioè l'assessore alla cultura e il sindaco Ilaria Caprioglio con le spalle al muro.

"Credo che ci sia la necessità di questo consiglio di mettere un punto e fare un passo in più, siamo di fronte ad un bivio, accogliendo l'appello dei firmatari degli operatori culturali che hanno mandato questa lettera sia importante dare un rinnovamento al modello di gestione del teatro. Le innovazioni culturali vanno molto veloce, è necessario avere una direzione artistica che sia tempo e che possa aver quel quid per un teatro al passo col tempo. C'è necessità di traguardare ed andare oltre" ha spiegato il primo firmatario, il capogruppo del M5S Manuel Meles.

Immediata la risposta dell'assessore Rodino che già in commissione aveva esposto le motivazioni della pubblicazione del bando per la figura di un unico direttore con in mano sia la figura artistica che amministrativa. 

"Sono state fatte delle valutazioni alternative alla gestione diretta, queste ci hanno portato ad escludere una fondazione così come l'esternalizzazione - ha dichiarato Rodino - si è proceduto a fare la richiesta di una figura di direttore che è finita nel piano assunzioni, avverrà attraverso il bando per competenza culturale".

"Le problematiche di questo bando è che si cerchi un'unica figura nel momento in cui si chiude un ciclo - ha risposto la capogruppo del Pd Elisa Di Padova - una selezione per un numero limitato di anni riteniamo che possa essere una spinta importante, ci troviamo di fronte ad un momento cruciale, dalla scelta che si fa oggi dipendono le politiche culturali dei prossimi anni e la condivisioni di temi anche con i consiglieri di maggioranza ci fa capire che c'è la possibilità di fermarsi, cercando altre soluzioni, dando ascolto alla città che ci fa una richiesta e ci parla, cerchiamo di trovare sinergie".

Dalla maggioranza è arrivata nuovamente una stoccata da parte del consigliere della lista civica Alberto Marabotto.

"La decisione secondo me la poteva prendere in maniera prendere l'assessorato e la dirigenza, ma se si valutavano altre idee non si è capito perché non è stato coinvolto il consiglio comunale. Non si sono capite le considerazioni del perché si è arrivati a quella decisione. E' la prima volta che una decisione riunisce quasi tutte le associazioni culturali in una petizione contro. Perché prendere una persona a tempo indeterminato? Perché non cercare una soluzione di divisione dei due compiti che non pesasse sul bilancio? Una collaborazione con altre fondazioni o un privato si poteva trovare. Assessore noi consiglieri rappresentiamo la popolazione e se noi consiglieri le diciamo che ha sbagliato secondo me è la volta che ci potrebbe ascoltare".

Successivamente è arrivata la netta risposta del sindaco Caprioglio.

"Non ho alcun problema ad accogliere la mozione e votarla in modo favorevole. Il bando prevede proprio competenze artistico culturali e poi amministrative, garantisce la trasparenza, aggancia la competenza alla professionalità. Questo teatro ha un alta qualità sia di programmazione che di qualità finanziaria che arriva al 50%, percentuale elevatissima. La programmazione non si è seduta, anzi, l'ultimo anno il cartellone era di un alto valore artistico culturale" dice la prima cittadina.

"Non tutte le associazioni culturali hanno firmato la lettera, pare che nessuno di questi firmatari abbia l'abbonamento al Chiabrera e tra di loro, un buon numero, sono proprio coloro che sono venuti a proporsi come futuri direttori del teatro, ho avuto un imbarazzo in questo ultimo anno di mandato, per gli appuntamenti ripetuti e costanti che mi sono stati richiesti e le persone che sono transitate nel mio ufficio che si proponevano come direttori del teatro" ha continuato il sindaco dando una stoccata ai 57 firmatari della lettera.

Disponibilità e apertura a parlare con le associazioni culturali che hanno firmato il documento quindi da parte del sindaco che ha lasciato possibilità quindi allo stop per il bando.

La mozione è stata approvata con 25 voti favorevoli.

Luciano Parodi