Annuncia l'onorevole albenganese del Partito Democratico Franco Vazio, vicepresidente della Commissione Giustizia alla Camera dei deputati:
"Oggi alla Camera dei Deputati per avere:
- SUBITO RISORSE, POTERI E NORME PER UNA RAPIDA RICOSTRUZIONE
Non è solo un’alluvione, ma in realtà siamo di fronte ad una calamità di immani proporzioni. Per quantità di acqua caduta - oltre 600 litri per metro quadro in meno di 24 ore -. Per la proporzione dei danni arrecati alle infrastrutture: in poche ore sono stati devastati e spazzati via strade, ponti, argini, impianti di risalita, fabbriche e case.
È stata trasformata l’orografia di intere vallate!
Ad Albenga la furia del Centa ha fatto sprofondare di oltre 1 metro l’argine del fiume nel centro della città, che era stato costruito di recente per avere una durata secolare.
Ventimiglia e le valli dell’imperiese hanno sofferto ferite gravissime di cui il crollo del ponte di Vessalico è un simbolo e un’immagine fortissima.
Limone Piemonte, con oltre 80 milioni di danni, la Val Vermenagna e i collegamenti con la Francia attraverso il Colle del Tenda sono quadri di “guerra”; territori e infrastrutture devastati dalla furia delle acque.
Con l’on. Chiara Gribaudo e l’on. Chiara Braga mi sono confrontato con il Capo della Protezione Civile Angelo BorrellI, con il Ministro Paola De Micheli e il Sottosegretario Salvatore Margiotta: oggi pomeriggio insieme alle colleghe sono intervenuto in aula alla Camera per chiedere anche al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al Governo risposte efficaci ed immediate.
Si sta facendo un buon lavoro di integrazioni e di sintesi tra le Istituzioni nazionali e regionali e per questa ragione sono ottimista che si possa fare e ricostruire subito ciò che guardando oggi le foto dei luoghi parrebbe impossibile.
Esistono 3 questioni fondamentali a cui stiamo lavorando e che siamo fiduciosi di centrare:
- Subito il riconoscimento dello “stato di emergenza”
- Subito tutte le risorse per ricostruire e ripartire
- Subito “norme e poteri” per appaltare e ricostruire i nostri territori e il futuro delle comunità locali.
Lo dobbiamo ai sindaci, ai volontari della Protezione Civile, ai cittadini, anziani e giovani, che eroicamente stanno lavorando da giorni per riconquistare “normalità” e “futuro”.