Politica - 05 novembre 2020, 19:40

Bergeggi, Roberto Arboscello si congeda da sindaco: "Avventura bellissima, grande privilegio e enorme orgoglio"

Il neo consigliere regionale verrà sostituito dal vice Adolfo Bormida che rimarrà in carica fino alle elezioni di aprile-maggio 2021

"Questa sera, finisce la mia esperienza di Sindaco di Bergeggi, con l’ultimo Consiglio comunale. Un ultimo atto, che ho compiuto con la voce rotta dall’emozione a chiudere una grande esperienza lunga 11 anni, da quando nell’ormai lontano 2009 sono entrato per la prima volta a contatto con la vita amministrativa del mio Comune".

Il primo cittadino di Bergeggi Roberto Arboscello dopo 6 anni e mezzo da sindaco si congeda dal suo comune dopo che il consiglio comunale lo ha dichiarato decaduto vista l'elezione a consigliere regionale.

"Anche se in questi anni non sono mancate le difficoltà e i momenti difficili affrontati, con alluvioni e mareggiate, fare il sindaco per me è stata un’avventura bellissima, un grande privilegio per la mia formazione e soprattutto un enorme orgoglio" prosegue Arboscello.

"Voglio ringraziare anche pubblicamente chi mi ha introdotto a questo percorso nei primi momenti, chi mi ha sostenuto e appoggiato durante i miei cicli amministrativi e chi ha voluto darmi fiducia, ancora, per portare questa nuova modalità di azione politica, a contatto con le persone e per le persone, nella dimensione regionale" dichiara il neo consigliere regionale nelle file del Pd.

Al suo posto subentrerà il vice sindaco Adolfo Bormida fino alle prossime elezioni comunali di aprile-maggio del 2021.

"Continuo la strada con la certezza di lasciare Bergeggi in buone mani, salde e capaci, nel solco dell’azione intrapresa in questi anni. Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni è che il rispetto dei cittadini si conquista con la presenza al loro fianco, nei momenti buoni e in quelli meno buoni, e io per questi cittadini continuerò ad esserci sempre. Per Bergeggi, per la nostra Provincia savonese e per la Liguria" conclude Roberto Arboscello.

Luciano Parodi