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Attualità | 11 novembre 2020, 17:23

Comitato viadotti Teiro di Varazze: "Chi controlla le autostrade?"

"Quelle barriere fatte sparire rapidamente e mai sostituite. Con gravi rischi per chi transita sui viadotti e chi vi abita sotto"

Comitato viadotti Teiro di Varazze: "Chi controlla le autostrade?"

"Il sospetto dei magistrati è che le vecchie barriere fonoassorbenti e di protezione lungo l’autostrada, non siano state a norma. Sul tratto Genova-Savona e Savona-Genova sono state rimosse rapidamente da circa otto mesi con grande spiegamento di forze e impegno. Poi, tra la primavera e l’estate scorsa, su un terrapieno tra i caselli di Savona e Albisola, i tecnici hanno cominciato ad accatastare quelle che assomigliano alle nuove barriere regolamentari. Da quel momento in questo tratto tormentato della A10 è stato fatto di tutto, ma le barriere non sono state più montate. Ci sono stati lavori per asfaltature, di sostituzione di linee di giunto per ridurre il rumore e le vibrazioni, accertamenti sulla staticità dei piloni e degli impalcati, e messi a punto progetti per la regimazione delle acque piovane. Ma delle barriere fonoassorbenti, sembra si sia arenato tutto". Si apre così la nota firmata da Angelo Verrando, portavoce del comitato viadotti Teiro di Varazze.

"Ma ora sono arrivati i primi provvedimenti di custodia cautelare per alcuni dirigenti, proprio per la fornitura delle vecchie barriere - prosegue il documento - Vedremo come andrà a finire. Ma intanto, tra Genova e Savona non bisogna dimenticare che negli ultimi mesi, si è giocata una importante partita: quella ispettiva da parte del ministro dei Trasporti. Severissima, dicono le fonti bene informate. E ci sono le prove: in piena ricostruzione del ponte sul Polcevera i super-ispettori ministeriali, per fare un esempio importante, si sono accorti che il raccordo verso Genova Ovest era a rischio come il Morandi e quindi è stato ristrutturato. Gli stessi esperti, si dice, hanno ispezionato viadotti e gallerie ad Albisola e in altri punti della A10. Dando pareri tecnici, indicazioni, prescrizioni, si presume. Finita la festa dell’inaugurazione, cosa è rimasto? Solo scheletri di supporti che reggevano le vecchie barriere e una catasta di pannelli a norma sul terrapieno. Una lunga fila di aste di metallo a costeggiare la carreggiata in direzione ovest ed est, in attesa di chissà quale placet per iniziare i lavori. Con grave pericolo per chi transita sull’autostrada e gravissimi rischi per i residenti delle abitazioni che si trovano lungo il tracciato in caso di incidenti, perdite di carico da mezzi pesanti, lancio di oggetti dai finestrini".

"Dal punto di vista delle barriere, i viadotti Teiro di Varazze sono in una situazione a dir poco paradossale. Qui non c’è stato bisogno di rimuoverle perché non ci sono mai state. Non sono mai state considerate necessarie nonostante i cavalcavia sormontino aree densamente abitate, arterie molto trafficate, insediamenti artigiani importanti. Dopo diversi incidenti che non stiamo a ricordare, la Direzione I Tronco di Sampierdarena si è impegnata ai massimi livelli con il ministero dei Trasporti per realizzare a sue spese opportune barriere protettive e fonoassorbenti. Niente ancora una volta. Permesso negato con solerzia. Perché? Non è dato sapere. Ora che le protezioni laterali sono tornate di grande attualità, c’è da chiedersi se siano peggio Autostrade o pericolosi coloro che dovrebbero controllare quello che fanno o che non fanno" conclude infine Angelo Verrando per il comitato viadotti Teiro di Varazze.

Comunicato Stampa

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