Al Direttore - 14 novembre 2020, 09:32

Albenga, l'avvocato Robello De Filippis: "Inaccettabile accusare di diffamazione il consigliere Roberto Tomatis per una mozione"

Il legale del consigliere Tomatis: "Non ha diffamato nessuno, ha presentato una disamina politica"

In merito all'articolo di ieri sulla mozione presentata da Roberto Tomatis in consiglio comunale ad Albenga (leggi tutti i dettagli QUI) commenta Bruno Robello De Filippis, avvocato del consigliere Tomatis: "È inaccettabile leggere sugli organi di stampa di minacce dirette o indirette che hanno come bersaglio il mio Cliente.

Leggiamo di “insinuazioni gravi e diffamatorie”, Roberto Tomatis non ha diffamato nessuno, ma ha posto in essere una disamina politica parlando di sospetti in relazione ad una delibera sui test antidroga per tutti gli amministratori prima passata grazie al voto espresso della maggioranza e poi annullata in autotutela dalla maggioranza stessa e dalla minoranza. Non ha espresso alcun pensiero volto a colpire il decoro o l’onore di alcuno. Colpisce soprattutto la dichiarazione dell’assessore avvocato Mauro Vannucci, tecnico del diritto, che dichiara, in relazione alle parole del mio assistito, “credo siano diffamatorie”. Ebbene, che l’assessore Vannucci si concerti con altri colleghi e sciolga la riserva senza porre in essere quelle che riteniamo e non “crediamo” essere velate minacce.

Se ritiene siano diffamatorie le espressioni di Roberto Tomatis, allora che quereli, ci difenderemo. In ogni caso il mio Cliente, anche per porre definitivamente fine alla questione che ormai si protrae da mesi, non certo per colpa o merito Suo, appoggia la tesi del Sindaco e conviene con quest’ ultimo in ordine al fatto che in effetti 16 prelievi del sangue rischierebbero di intasare tutto il sistema sanitario del comprensorio e in questo momento conveniamo che non sarebbe il caso (ricordo che la delibera è comunque passata a Giugno)".

Conclude l'avvocato Robello De Filippis: "Ritenendo di chiudere qui la polemica sull’argomento e non volendoci più ritornare sopra se non per questioni penali che eventualmente nasceranno, invitiamo sin da ora tutti a fare lo stesso".

Lettera Firmata