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Attualità | 17 novembre 2020, 21:15

"Dalla natura per la natura" 160 volte grazie!

Un successo il terzo workshop di BioDea, interamente seguito in webinar da 160 persone

"Dalla natura per la natura" 160 volte grazie!

Il convegno svoltosi il 6 novembre 2020, ospitato come sempre dalla splendida Aula Magna dell'Accaedemia dei Fisiocritici di Siena, si intitolava “L’impiego dei prodotti bio-based Distillato di legno e Biochar BioDea: esperienze ed effetti sull’induzione di resistenza nella pianta”.

Belle ed importanti le testimonianze durante i saluti istituzionali.

Ospite d’eccezione la Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati On. Maria Spena.

Vorrei ringraziare BioDea ed in particolare il dott. Francesco Barbagli per questo invito al vostro workshop – ha detto l'On. Spena - soprattutto grazie per l'impegno, lo studio e la ricerca che portate avanti per un'agricoltura sostenibile che va a beneficio di tutti noi consumatori.

L'orientamento delle politiche europee è sempre più lontano dall'agricoltura tradizionale che invece dovrà rispettare ancor più l'ambiente e questo, sarà l'obiettivo della prossima PAC.

L'agricoltura è la nostra identità nazionale, oggi assume un ruolo ancora più importante grazie all'attenzione anche di noi consumatori rispetto a ciò che introduciamo nelle nostre tavole.

In questo senso il progetto BioDea con i suoi prodotti, Distillato di legno e Biochar, ha tutte le basi per poter sostituire l'impiego di agrofarmaci e pesticidi ormai non più accettabile in agricoltura”.

Successivamente ha preso la parola nei saluti istituzionali il Dott. Gian Paolo Meneghini dell'Agenzia “Consul Press” di Roma.

Le nuove sfide dell'agricoltura sono un argomento molto interessante non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello giornalistico – ha esordito Meneghini – nei prossimi anni si tratterà di lavorare intensamente per raggiungere gli obiettivi posti dalla commissione europea proprio a maggio di quest'anno con la strategia denominata “From farm to fork”, ovvero dalla fattoria alla tavola. Una delle sfide più importanti la coltivazione “bio”di almeno il 25% della superficie agricola”.

Importante e interessante anche il contributo del Dott. Marco Bussone, presidente nazionale di UNCEM che ha posto l'accento su un aspetto, in particolare “come dare una fiscalità differenziata ai prodotti che derivano dai territori montani e agricoli per renderli più competitivi”.

A seguire le parole del Dott. Gianluca Cavicchioli, presidente dell'Unione Provinciale Agricoltori di Siena, che hanno avvalorato la bontà del percorso BioDea sposandone in pieno il progetto, come “una delle soluzioni più innovative ed interessanti in alternativa ad un agricoltura convenzionale oggi non più tollerata dalle politiche comunitarie”.

Sono quindi iniziati gli interventi dei relatori, prima fra tutti la Prof. ssa Stefania Tegli, professore associato di patologia vegetale dell'Università di Firenze, responsabile del laboratorio di patologia vegetale molecolare del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente.

Il suo intervento si è concentro su "Azione del Distillato come promotore della crescita” e nella sua esposizione ha rappresentato la sfida del Distillato di legno BioDea, ovvero la sua attività anti-infettiva. Ha inoltre specificato come alcuni prodotti ritenuti comunque naturali possano essere dannosi, mentre nel caso del Distillato di legno BioDea si osserva una non tossicità per l'ambiente e di conseguenza per le colture.

A seguire l'altro interessante intervento del Prof. Luigi De Ales che è intervenuto su “Potenziamento del sistema di difesa delle piante”.

E' stato proprio De Ales ad introdurre un concetto del tutto nuovo fino ad oggi, ovvero i benefici riscontrati nei terreni trattati con Distillato di legno BioDea assieme ai microorgansmi per stimolare la presenza di humus nel terreno.

Il cibo – ha detto De Ales ai microfoni di Arezzo TV – deve essere considerato come un farmaco per il nostro corpo. Se noi mangiamo ad esempio frutti trattati con fitofarmaci, noi nel nostro corpo accumuliamo fitofarmaci. Oggi siamo in grado di portare avanti un'agricoltura che non lasci residui nel terreno e nei prodotti che saranno prodotti sani.”

Ed infine, il Dott. Agr. Alessandro Pozzi, presidente ICHAR, che è intervenuto su “Influenza del Biochar sulla fertilità biologica dei suoli e sui patogeni tellurici”.

Il suo intervento ha rappresentato le peculiarità e l'importante dell'utilizzo del Biochar nei suoli per fissare anidride carbonica, consentendo così un utilizzo minore di acqua ed evitare il compattamento dei suoli.

La Dott. Agr. Emanuela Fonti, Presidente BioDea, ha invece esposto i vantaggi in termini ambientali e di risparmio economico nelle varie tipologie di coltivazioni con l'utilizzo del Distillato di legno BioDea.

Il workshop è stato seguito interamente a distanza da tutti i partecipanti, tra cui aziende, esperti e realtà interessate alla commercializzazione dei prodotti, nel pieno rispetto delle norme anti covid.

“Nonostante il periodo difficile e complicato, è stato comunque un grande successo grazie anche ai collaboratori BioDea” ci ha spiegato la coordinatrice del Workshop Raffaella Torzoni.

Francesco Barbagli, fondatore della Rete BioDea, esprime i suoi ringraziamenti a tutti i partecipanti istituzionali, sindacali, scientifici e possibili utilizzatori.

 “Sono molto soddisfatto – ha affermato ai microfoni di Arezzo TV - della partecipazione “orizzontale” all’iniziativa con un coinvolgimento sempre più ampio di tutti gli attori interessati nei rispettivi ruoli. La Rete BioDea è una iniziativa dove la conoscenza diventa servizio, perché senza la conoscenza che nasce dalla collaborazione e sfocia nella cooperazione non c’è sviluppo sostenibile. Il progetto “Dalla Natura per la Natura” per una agricoltura che rispetta l’ambiente negli interessi economici degli agricoltori e del benessere dei consumatori, ogni giorno diventa sempre più una realtà concreta”.

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