- 19 novembre 2020, 10:26

Covid: la requisitoria del prete controcorrente

Dalla parrocchia del Sacro Cuore di Savona si alzano gli strali di don Giovanni Lupino sulle nefandezze scatenate dalla pandemia

La Parrocchia del Sacro Cuore a Savona

La Parrocchia del Sacro Cuore a Savona

"Satana non c'entra niente. Basta con i preti cialtroni. Siamo al carnevale della religione". E i medici? "Altro che eroi. Cominciamo a distinguere e a parlare anche di quei medici di famiglia che non vanno a visitare un novantenne con sintomi sospetti".

Dalla parrocchia del Sacro Cuore si alzano gli strali di don Giovanni Lupino sulle nefandezze scatenate dalla pandemia.

Come deve rapportarsi un credente con la tragedia del Covid? "Con un'assunzione di responsabilità, vera, non a parole come quelle dei politici, presidenti delle Regioni in testa".

Secondo Lupino il Covid ha mostrato "una sanità al disastro e le miserie di personaggi che invocano quotidianamente il senso di responsabilità ma sono i primi a non averlo. Cominciamo a cambiare registro cacciando la politica dalla sanità e svergognando medici e ministri che trovano il tempo i scrivere libri nel mezzo di una tragedia come questa".

E aggiunge il sacerdote: "Ai miei parrocchiani ricordo il messaggio della resurrezione. Il Covid si combatte credendo fermamente nella resurrezione delle povere vittime della pandemia e del nostro Paese".

Infine, ancora la sanità nel mirino: "Assistiamo a guerre di potere tra camici bianchi, alla messa in discussione di ospedali come il Santa Corona o quello di Albenga. Tutto ciò sulla pelle dei cittadini. Ma lo sanno questi signori che il paziente è sacro?".

Bruno Lugaro

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