- 20 novembre 2020, 16:54

Lettera al Sindaco della Ricostruzione

Bruno Lugaro: "Nel dopoguerra si trattò di ricostruire dalle macerie, 'domani' si dovrà ripartire dalle terribile ferite lasciate dal Covid"

Non è troppo presto per parlare di elezioni comunali, semplicemente perché Savona, in primavera, avrà un compito di portata storica: la scelta del sindaco della ricostruzione. Quello che fu nel ’46 Andrea Serafino Aglietto.

Allora si trattò di ricostruire dalle macerie della guerra; domani si dovrà ripartire dalle terribile ferite lasciate dal Covid. E servirà una figura di primo piano, sostenuta da una squadra all’altezza. Vietato sbagliare, indulgere in scelte di immagine più che di sostanza. Questa sarà la grande responsabilità dei partiti (o di ciò che ne resta).

Si tratta di ricostruire un tessuto sociale basato sulla solidarietà e su politiche mirate di aiuto alle famiglie in difficoltà se non addirittura ridotte alla fame.

Bisognerà probabilmente immaginare un super assessorato ai servizi sociali, capace di scelte coraggiose e di scandagliare le opportunità di finanziamento offerte dall’Unione Europea. Il nuovo sindaco dovrà anche creare le condizioni per l’insediamento sul territorio di aziende ad alta tecnologia, sfruttando al meglio le potenzialità del polo universitario di Legino.

Nello stesso tempo è necessario assecondare, una volta per tutte, la vocazione turistica del comprensorio. Altra priorità: la ricostruzione di una nuova identità urbanistica della città, con due capisaldi: stop a nuove edificazioni e un piano straordinario di riqualificazione dell’esistente, con maxi agevolazioni ai privati, in modo da rilanciare l’edilizia.

Ma la Savona della ricostruzione dovrà essere anche più vivibile e pulita.

E allora, perché non pensare alla chiusura totale del centro ottocentesco alle auto, con un potenziamento vero del trasporto pubblico, compresa la rete extra urbana?

Sono solo alcune idee sulle quali ragionare, confrontarsi. E proprio le idee dovranno essere la forza del sindaco della ricostruzione, dal momento che le risorse finanziarie saranno sicuramente inadeguate. Ma le casse vuote non dovranno essere un alibi,, quale è stato negli ultimi anni, per giustificare il poco o nulla realizzato. Il sindaco della ricostruzione avrà un compito speciale da assolvere, rialzare una città in ginocchio.

Bruno Lugaro