Studenti, docenti e genitori manifestano contro le carenze scolastiche e i ritardi nell'organizzazione della didattica a distanza.
Il cuore di Genova si popola di banchi e sedie in un sabato pomeriggio piuttosto freddo, in piazza De Ferrari. La richiesta è quella di migliorare le infrastrutture scolastiche. “È già settembre” e “Priorità alla scuola” le organizzazioni che promuovono l'iniziativa, invocando una limitazione della Dad, giudicata strumento poco utile al fine di un buon apprendimento.
In piazza sono presenti docenti e genitori per rivendicare "una scuola che non esiste o meglio che non c’è mai stata", dicono.
"Il Covid-19 ha semplicemente dimostrato una serie di mancanze strutturali e di scelte sbagliate in questo comparto; a causa di questo il Paese è costretto a ricorrere per la seconda volta alla Dad che va sicuramente a penalizzare una fascia di studenti, in quanto metodo classista", sostengono gli organizzatori.
"In questi mesi - aggiungono - non è stato fatto nessun investimento nella scuola soprattutto nelle assunzioni di docenti, infatti molte cattedre sono ancora scoperte".
Gli studenti sentono la necessità di rivendicare un miglioramento dei trasporti e della sanità in ambito scolastico. "La scuola - rimarcano - dovrebbe essere un presidio sociale fondamentale e non passare in secondo piano in un momento storico come questo. L’intento odierno è quello di creare una rappresentazione di quello che realmente la scuola sta attraversando".