Sanità - 22 novembre 2020, 13:30

Chiusura punto nascite al Santa Corona, la sferzata del dottor Cataldi (già direttore del Pronto Soccorso): "E' una decisione demenziale"

"Chiunque abbia letto un libro di medicina che abbia almeno 30 anni, non avrebbe mai avallato una scelta simile. Ci sono dei documenti approvati dalla Regione che prevedono che ostetricia e ginecologia facciano parte del centro traumi"

Il dottor Walter Cataldi

Il dottor Walter Cataldi

"Il Santa Corona è l'unico centro traumi di alta specializzazione, ciò vuol dire il più elevato centro traumi del ponente ligure e non solo. Al San Martino stanno provando a farne uno uguale e non ci sono ancora riusciti". A parlare è Walter Cataldi, direttore del Pronto Soccorso del nosocomio pietrese dal 2005 al 2017, un nome importante della medicina italiana con un curriculum di tutto rispetto. Laureato in Medicina e Chirurgia all'università di Bologna, presso l'ateneo emiliano ha conseguito tre specializzazioni: nel 1980 in Chirurgia Vascolare, nell’86 in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso e nel 1991, con il massimo dei voti, in Chirurgia Pediatrica. Inevitabile discutere con lui di quanto sta succedendo in questi giorni nella sanità savonese, con il trasferimento del punto nascite del Santa Corona e la conseguente riorganizzazione del reparto di ostetricia e ginecologia.

"Quello che hanno fatto al Santa Corona è semplicemente questo - spiega Cataldi - adesso se un trauma colpisce una donna incinta, il bimbo sarà costretto ad arrangiarsi. Hanno assicurato che si tratta di una chiusura provvisoria, quindi significa che 'provvisoriamente' il bambino non ce la farà o potrà subire conseguenze che si porterà dietro per tutta la vita".

"Chiunque abbia letto un libro di medicina che abbia almeno trent'anni, non avrebbe mai avallato una scelta simile - prosegue l'ex direttore del Pronto Soccorso pietrese, in passato presidente dell’I.R.C. (Italian Resuscitation Council), società scientifica di riferimento a livello nazionale per la rianimazione cardiopolmonare - Ci sono dei documenti approvati dalla Regione che prevedono che ostetricia e ginecologia facciano parte del centro traumi: averle spostate, anche se provvisoriamente, vuol dire spostare anche gli incidenti. A questo aggiungo che per mettere su un centro traumi ci vogliono anni; bisogna lavorare molto sulla formazione, sulla cultura dei singoli, sul gioco di squadra, su certe priorità. Per smontarlo basta spostarlo provvisoriamente".

In conclusione, una considerazione sull'ingresso in politica di personalità provenienti dal settore medico, come recentemente è stato per il dottor Brunello Brunetto, eletto in consiglio regionale:

"Lo conosco bene - chiosa Cataldi - e ripeto, parlando generalmente, che basta leggere un libro risalente agli ultimi trent'anni; una cosa demenziale di questo genere non andava fatta. Io sono un medico e quindi affermo questo: una cosa così, se realizzata da un medico, è veramente molto ma molto più grave rispetto all'eventualità di una decisione presa da uno che medico non è. Uno che non è medico può pensare che provvisoriamente possa andare tutto bene e che non succedano incidenti a donne gravide proprio in questi giorni, un medico sa che invece stiamo scommettendo sulla pelle di un bambino".

Roberto Vassallo

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