Attualità - 28 novembre 2020, 15:13

Turismo: il savonese nel segno del meno. Berlangieri (Upa): "Lo stato intervenga ma non con provvedimenti di propaganda"

Gli indicatori dei primi otto mesi dell'anno segnano un -44% per gli arrivi e un -42% per le presenze: "A fine anno prevista una perdita media superiore al 65%"

Turismo: il savonese nel segno del meno. Berlangieri (Upa): "Lo stato intervenga ma non con provvedimenti di propaganda"

L’Osservatorio turistico di Regione Liguria ha pubblicato il report del movimento turistico da gennaio ad agosto 2020.

Rispetto al 2019, a livello regionale i primi otto mesi dell’anno per le strutture turistiche ricettive ed extra ricettive si sono chiusi con un netto segno negativo – meno 51% di arrivi e un meno 45% di presenze – dovuto soprattutto al lockdown.

I primi due mesi del 2020 si sono infatti chiusi con segno positivo: per gli arrivi + 9% a gennaio e +12% a febbraio, mentre per le presenze +7% e +13% rispetto al 2019.

Da marzo a metà giugno, invece, c’è stato un azzeramento rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente

Da metà giugno ad agosto, con la possibilità di spostarsi tra le regioni e la contemporanea riapertura delle strutture turistiche, si è assistito ad una leggera ripresa: a luglio -30% per gli arrivi e -32% per le presenze rispetto al 2019, mentre ad agosto -15% e -14%, grazie soprattutto ai turisti provenienti da Piemonte e Lombardia e ai liguri che hanno deciso di passare le vacanze in una località della propria regione.

A livello provinciale i primi otto mesi hanno registrato un -44% per gli arrivi e un -42% per le presenze, valori leggermente inferiori a quelli regionali.

Anche per luglio e agosto l’andamento provinciale è “leggermente migliore” rispetto a quello regionale: a luglio -16% per gli arrivi e -29% per le presenze, mentre ad agosto -6,5% e -13%.

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, gli stranieri a livello regionale hanno registrato un quasi -70% sia per gli arrivi che le presenze rispetto ai primi otto mesi del 2019.

"In provincia di Savona a luglio il calo dei turisti italiani è stato maggiore rispetto ad agosto a causa della pessima gestione della rete autostradale, che ha scoraggiato i nostri ospiti a venire in vacanza nella nostra provincia, mentre in provincia di La Spezia, dove ASPI non ha avuto responsabilità dirette, gli italiani sono cresciuti" spiega con una nota sul suo sito personale il presidente di Upa Savona, Angelo Berlangieri.

"I cantieri autostradali, che sono iniziati proprio a giugno, quando il turismo lentamente cercava di ripartire per salvare la stagione, hanno influito in modo determinante sul fatturato di luglio, che ha infatti chiuso con il segno meno rispetto allo stesso mese del 2019. Le prenotazioni sono così riprese, tra paure ed incertezze, soprattutto grazie al turismo di prossimità, ma alla fine è stata una falsa partenza, perché la situazione autostradale regionale ha scoraggiato i nostri ospiti a venire in vacanza nella nostra provincia" aggiunge Berlangieri.

"Le strutture ricettive in presenza di un aumento della domanda non hanno la capacità di aumentare l’offerta (gli alberghi non hanno un magazzino e quindi quello che non si vende oggi non può essere rivenduto domani) - continua il presidente dell'Unione Albergatori -, quindi se le camere ad agosto 2019 erano quasi tutte vendute nel 2020 al massimo si può far lo stesso risultato, ma non è possibile recuperare le perdite dei mesi precedenti, perché non si può all’improvviso creare dal nulla nuove camere da vendere".

E anche il futuro non è dalle tinte più rosee: "La ripresa della diffusione del Covid ad ottobre, con il conseguente azzeramento del movimento turistico nella nostra regione in cui il turismo vale il 13% del prodotto interno lordo, porterà a fine anno ad una perdita media dei ricavi delle imprese ricettive superiore al 65%".

"Se lo Stato non interverrà, lasciando perdere provvedimenti a pioggia di 'mera propaganda', con un significativo aiuto in compartecipazione alle perdite subite, le imprese lasciate sole con il proprio autofinanziamento avranno non poche difficoltà a reggere il 'colpo' con ripercussioni negative sulla tenuta del sistema economico e dei livelli occupazionali. Salviamo le imprese e i lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi... per tutti!" conclude Berlangieri.

Redazione

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