Eventi - 01 dicembre 2020, 11:16

Uno scrittore di Savona e un musicista di Genova raccontano la grande storia del rock progressivo

Il blogger Athos Enrile e il tastierista Oliviero Lacagnina firmano a quattro mani "Suite Rock", opera di saggistica in formato cartaceo ed e-book

Uno scrittore di Savona e un musicista di Genova raccontano la grande storia del rock progressivo

Il 27 novembre è uscito in formato e-book il saggio "Suite Rock - Il prog tra passato e futuro", opera a quattro mani del blogger e scrittore savonese Athos Enrile e del tastierista e compositore Oliviero Lacagnina. Il 10 dicembre uscirà anche la versione cartacea del libro. Il testo è edito da Graphofeel.

La prefazione è firmata da Luciano Boero, bassista della storica band La Locanda delle Fate, autore per molti altri artisti e, a sua volta, scrittore con diversi libri biografico/musicali al suo attivo.

Suite Rock-Il Prog tra passato e futuro”, si propone di raccontare la storia di un particolare genere musicale - quello denominato Prog - che ha avuto una enorme visibilità concentrata in un ridottissimo spazio temporale, ma che ha raggiunto l’immortalità in virtù di una proposta basata sull’estrema qualità e caratterizzata da una grande libertà espressiva. Nonostante tale musica abbia trovato una zona di piena consistenza, recuperando vigore e nuova linfa tra musicisti e ascoltatori di nuova formazione, la mancata presenza nei canali mediatici ufficiali ne ha determinato lo status di “genere di nicchia”, con un interesse delle ultime generazioni spesso stimolato dalla sola casuale azione genitoriale.

Gli autori, Athos Enrile e Oliviero Lacagnina, forti della convinzione che la musica progressiva sia “cibo per la mente” e che le distanze esistenti tra il giovane e una proposta apparentemente “antica” siano legate soprattutto alla mancata conoscenza di sonorità/liriche che rientrano a pieno titolo nella storia della musica internazionale, si focalizzano su una fascia anagrafica precisa, con la certezza che il proposito possa affascinare anche il frequentatore di lunga data.

Nessuna lista preferenziale, nessuna pretesa di esaustività, ma soltanto la voglia di provare ad incuriosire e stimolare il lettore che si affaccia senza pregiudizi al genere prog, utilizzando un percorso che si colloca tra la didattica e l’esperienza diretta dei protagonisti, diventando così un contenitore per tutte le età.

Alla fine, un buon gioco di squadra, come le brave band.

Partendo dal 1969, notoriamente conosciuto, anche, per l’inizio ufficiale del genere Progressivo, vengono trattati temi sociali, culturali e musicali, seguendo un layout ben preciso che coinvolge molti musicisti, saggisti ed esperti di settore, affrontando problemi tecnici e di costume, seguendo una linea temporale che, partendo da Woodstock, si proietta verso il futuro, al mondo dei giovani, quella parte cospicua di popolazione a cui gli autori si rivolgono in modo specifico.

E per gli esperti? Probabilmente anche per i profondi conoscitori della materia qualche argomento di interesse emergerà spontaneo.

Non c'è l'intento di affrontare in modo totalitario la musica progressiva - nulla di nuovo si sarebbe potuto aggiungere -, ma solo un inizio, uno spunto che possa fare riflettere, spingendo il lettore in quel meraviglioso sentiero caratterizzato da un sano effetto domino.

Athos Enrile

Da sempre immerso nella musica, coltiva la passione per la scrittura, privilegiando l’attività di commentatore di nuovi album e concerti, con un’attenzione particolare al contatto diretto con gli artisti attraverso interviste mirate. Gestore di numerosi spazi in rete e collaboratore con diverse riviste specializzate, è coautore del libro “Cosa resterà di me” e autore di “Le ali della musica” e “Accadde a Buckhannon”. Appassionato di strumenti, ha avuto la possibilità di condividere pillole di palco con leggende del rock e di partecipare come ospite ad un album in qualità di mandolinista… elettrico! Presentatore in numerosi eventi, all’occorrenza direttore artistico, condivide orgogliosamente con i compagni di viaggio di MusicArTeam (associazione di cui è presidente) il web magazine MAT2020.

Oliviero Lacagnina

Compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra, nei primi anni '70 partecipa alla stagione del “progressive” come tastierista del gruppo genovese dei Latte e Miele. La sua produzione spazia dalla musica contemporanea alla danza, dal teatro musicale alla musica per immagini, dal progressive rock al musical. Sue composizioni ed arrangiamenti sono state eseguite in vari paesi europei ed extra europei, tra cui: U.S.A., Canada, Olanda, Brasile, Nuova Zelanda, Giappone, Slovenia, Russia, Austria, Germania, Romania, Croazia, oltre a varie orchestre italiane ed estere. Ha collaborato con vari interpreti sia della musica classica e leggera che del jazz, tra cui Leo Nucci, Rossana Casale, Attilio Bertolucci, Danilo Rea, Ron, PFM, Stefano Bollani, Federico Mondelci, Kenny Wheeler. Dal 1999 è direttore artistico dell’orchestra da camera “C.A. Mussinelli” della Spezia. Sue composizioni, arrangiamenti e direzioni d’orchestra sono presenti su LP e CD Sony, Phonogram-Polydor, Warner, Universal, RAI Trade, Arts, Arc-Music, Bongiovanni, Kicco Classic, Mellow Record, Magma Record, Vynil Magic, Akarma Records, Da Vinci. Pubblica con la casa editrice Bèrben di Ancona e Sillabe di Livorno. Dal 2008 ha ripreso l'attività come autore e tastierista “prog” a seguito della reunion dei L&M e attualmente collabora con i finlandesi “The Samurai of Prog”.


Comunicato stampa

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