Il TAR del Lazio, in seguito al ricorso (numero 9122 del 2020) presentato da un genitore verso un istituto scolastico, ha messo in discussione (con il provvedimento n. 7468 del 2020) i Dpcm del premier Giuseppe Conte, in particolare per quanto riguarda l'obbligo incondizionato, su tutto il territorio nazionale, dell'uso dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni di età compresa tra i 6 e gli 11 anni.
Il Tar sostiene infatti che i Dpcm abbiano imposto in modo improprio l'utilizzo delle mascherine ai bambini, senza considerare i verbali del comitato tecnico sanitario che a tal proposito fornivano indicazioni differenziando le varie fasce di età.
Sul tema si è espresso così Francesco Nappi, presidente nazionale del movimento Italia Unita:
"Essendo un atto amministrativo in carenza di adeguate motivazioni, come spiegato dall'ordinanza del Tar del Lazio, si tratta di un atto ingiustificato - sostiene Nappi - per quanto riguarda le scuole primarie, relativamente all'obbligo di mascherine durante l'intero orario scolastico, non emergono elementi tali da ritenere che ci sia un opportuno bilanciamento tra il diritto alla salute della collettività e tutti gli altri diritti inviolabili. Non vi sono quindi valutazioni scientifiche sulle ricadute sulla salute dei bambini che si trovano in una fase di crescita particolarmente delicata. Nelle regioni gialle è dunque ingiustificato l'uso prolungato delle mascherine da parte dei bambini".
"Come presidente nazionale del Movimento Italia Unita - prosegue Nappi, che ha lanciato la sua candidatura in vista delle prossime elezioni comunali di Loano - chiedo un incontro urgente con il sindaco loanese Pignocca per porre fine allo strazio che i bambini delle scuole cittadine e non solo subiscono ogni giorno. Se non avrò risposte tangibili, mi rivolgerò alle sedi più opportune: dobbiamo combattere per la salute dei più piccoli, prima come genitori e poi come esponenti politici. Sembra che sia più importante il servilismo al fine del mantenimento della poltrona rispetto alla salute dei nostri figli, che stanno pagando un prezzo troppo alto per colpa di scelte prese da persone incompetenti".
"Sarò un outsider come candidato sindaco, ma da sempre combatto le ingiustizie politiche. Per questo sono pronto a battermi per la salute dei bambini" la chiosa finale di Francesco Nappi.