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Politica | 01 gennaio 2021, 18:00

Stefano Mai (Lega): "Chi nasce da genitori stranieri non si può definire né italiano né ligure"

L'intervento dell'ex assessore regionale all'Agricoltura, che rimarca il no allo ius soli, nel giorno in cui il governatore Toti ha "salutato" l'arriva della prima nata a Genova, figlia di una coppia nigeriana

Stefano Mai (Lega): "Chi nasce da genitori stranieri non si può definire né italiano né ligure"

Il primo gennaio del 2021 non è esente da polemiche. Nel mirino una delle tradizionali notizie, quelle più beneaugurali, che accompagnano ogni Capodanno: i nuovi nati. In Liguria la sala parto ha sorriso, circa quattro ore dopo la mezzanotte, alla piccola Graeter (LEGGI QUI), secondogenita di una donna di origine nigeriana. La bimba ha visto la luce all'ospedale San Martino di Genova. 

Sia il presidente della Regione, Giovanni Toti, sia il sindaco genovese Marco Bucci si sono congratulati con i genitori, via social. Ma sul profilo del governatore, dove è stata postata una foto della mamma con la piccola, sono anche apparsi commenti a sfondo razzista. Tanto che Toti ha poi aggiunto a corredo del proprio post: "Chi nasce in Liguria è ligure! Una bambina che viene al mondo è una benedizione e va accolta come tale, senza polemiche inutili e dannose a qualsiasi dibattito democratico. Proviamo a iniziare il 2021 con un nuovo passo".

A farsi portavoce del dissenso dei leghisti, però, è Stefano Mai, già assessore della prima giunta Toti. "Non si può definire italiano, né ligure, chi nasce sul nostro territorio da genitori stranieri - afferma Mai - Auguri e benvenuti a tutti i nuovi nati del 2021 in Liguria, ma ribadiamo che per essere italiani e liguri sia necessario intraprendere un percorso ben definito e quindi richiedere successivamente la cittadinanza, secondo quanto previsto dalle norme vigenti. No allo ius soli”.

Mai, capogruppo regionale del partito di Salvini, aggiunge: "Con la Lega al governo in Liguria così come, speriamo presto, a Roma, non accadrà mai che l'acquisizione della cittadinanza italiana avvenga come semplice conseguenza del fatto giuridico di essere nati in Italia. Occorre difendere le nostre tradizioni e la nostra identità".

"La trasmissione alla prole della cittadinanza dei genitori, sulla base della discendenza e non del luogo di nascita, è fondamentale", conclude Mai.

Redazione

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