Si è tenuta venerdì 22 gennaio, in via telematica, l’assemblea comunale del partito democratico della città di Savona. Nella sua relazione il segretario comunale, Stefano Martini, ha espresso preoccupazione per la situazione nazionale e ha aggiornato i delegati presenti sull'esito degli incontri tenuti in queste settimane con le forze politiche di opposizione, con molte forze civiche e sociali e con il “patto per Savona”.
«Sono stati incontri sicuramente positivi» dichiara Martini «con alcune forze abbiamo avuto qualche difficoltà d’agenda e ci incontreremo a breve, ma possiamo dire che il cantiere per l’alternativa alla peggior giunta che la città di Savona abbia conosciuto prende forma. C’è ancora del lavoro da fare e serve pazienza, ma siamo sulla strada giusta».
Il confronto è proseguito in un clima di grande condivisione. I delegati hanno espresso apprezzamento per il lavoro messo in campo dalla Segreteria nella costruzione di una coalizione il più ampia possibile ed è emerso come gli incontri programmatici tra i circoli del Partito e il Patto per Savona abbiano prodotto una piena sintonia di intenti e di visione tali da consentire un processo di condivisione della proposta politica.
L’auspicio, condiviso da tutti, è che il lavoro messo in atto possa proseguire positivamente e trovare, al più presto, una sintesi programmatica di tutte le forze alternative all’amministrazione uscente, unite intorno alla condivisione programmatica e valoriale di un progetto civico. A questo mandato si atterrà, nelle prossime settimane, il gruppo dirigente dei democratici savonesi.
«Lavoriamo senza sosta per consegnare un futuro degno alla nostra città» conclude Martini «è una sfida possibile, e con la nostra assemblea facciamo un passo avanti deciso in questa direzione. La compattezza del Partito e la nostra disponibilità di guardare senza paura ad un progetto civico è la chiave per tornare a vincere».
Una assemblea nel quale non è però stato ufficializzato il nome di Marco Russo come ci si aspettava, ma pare che per il momento sia una questione passata in secondo piano a favore della ricerca di una coesione con le altre forze in campo, dal M5S ai partiti di sinistra.