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In Breve

| 31 gennaio 2021, 08:00

Il disastro delle aree gioco di Savona è la punta dell’iceberg

Ci stiamo giocando il futuro delle generazioniZ. Ci stiamo giocando tutto.

Parco giochi in via Verdi a Savona

Sul finire di luglio, insieme alla Dott.ssa Enrica Spotorno, lanciammo una raccolta firme su change.org chiedendo a gran voce la manutenzione e messa in sicurezza delle aree gioco per bambini del Comune di Savona. La raccolta superò presto le 500 firme e, dopo una lettera aperta indirizzata al Sindaco Caprioglio, venimmo ricevuti dall’Assessore Santi che ci rassicurò di un probabile “avanzo di bilancio” che avrebbe consentito la manutenzione e messa a nuovo delle suddette aree all’inizio del 2021.

Ad ottobre uscirono titoli rassicuranti sui giornali nei quali veniva annunciato lo stanziamento di varie decine di migliaia di euro per dotare la nostra città di spazi adeguati per il gioco e il benessere dei bambini e delle bambine della città di Savona. Alle porte di febbraio la situazione resta un disastro.

Sia chiaro, non si tratta di questioni politiche o partitiche, ma di una ben più semplice volontà e capacità amministrativa. Ci sono cooperative che hanno gli appalti per la realizzazione, ci sono aree in cui sono state addirittura già installate le strutture in legno per le altalene due mesi fa, ci sono micro “cantieri” sparsi ovunque con nastro rosso e bianco. Quel nastro rosso e bianco domina gli spazi per bambini della nostra città da quasi un anno. E, in tutto questo, non è stata completata nessuna manutenzione. 

Viene da chiedersi dove sia la mancanza: nelle cooperative responsabili dei lavori? In un’amministrazione che, nonostante i ripetuti solleciti nostri e della comunità locale, non ha mostrato il minimo interesse per l’infanzia? Siamo consapevoli che il nostro mondo sia attraversato da problemi ben più gravi ma, come già scritto, è quasi un anno che il degrado regna negli spazi urbani che dovrebbero essere dedicati ai bambini. Cosa si aspettano? Le elezioni?

Il futuro della nostra città ha bisogno di un’assunzione di responsabilità nei confronti dei bambini, dei ragazzi e del loro benessere. Un’assunzione di responsabilità che vada ben più al di là delle scadenze elettorali, che sia coerentemente progettata sul medio lungo termine per il bene di un’intera generazione.

E’ necessario sviluppare politiche attive che permettano alle nuove generazioni di poter godere di spazi, strutture e iniziative che siano generatrici di stimoli ludici, psicologici, fisici, culturali e artistici. 

Ci stiamo giocando il futuro delle generazioniZ. Ci stiamo giocando tutto. 

Gabriele Lugaro

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