Primo guaio per Dario Amoretti. Il candidato in pectore del centro destra perde Piero Santi, il campione di preferenze a Savona. A far saltare il banco è stata la condizione posta dalla Lega di avere la poltrona di vicesindaco in caso di vittoria. Il nome sarebbe quello dell'assessore Maurizio Scaramuzza.
Santi, in questo caso, dovrebbe rinunciare a ciò che gli avevano promesso sia Giovanni Toti, sia Dario Amoretti e accontentarsi di un assessorato o della presidenza del consiglio comunale. Prospettiva che non lo soddisfa affatto. “Ho appreso anch'io della richiesta della Lega. Ho già fatto un passo indietro rinunciando alla candidatura a sindaco. Ora non intendo rinunciare al ruolo di vice. La mia storia di politico da sempre vicino alla gente parla per me. Non andrò a mendicare nulla ad Amoretti, ma deve essere chiaro che, qualora fosse accontentata la Lega io non sarei della partita”.
Santi a quel punto potrebbe lavorare ad una propria lista o più probabilmente non candidarsi, indirizzando i propri voti verso il centrosinistra. Basandoci sui risultati del passato la candidatura di Santi vale un migliaio di voti ed è quindi in grado di condizionare da sola l'esito delle prossime elezioni comunali.
Non a caso Amoretti aveva dichiarato nei giorni scorsi: “Santi sarebbe un ottimo vicesindaco”. Sembrava l'inizio di un idillio, poi è arrivata la Lega a reclamare legittimamente il secondo scranno di palazzo Sisto.
Amoretti, intanto, prosegue il dialogo con ex esponenti del Pd che potrebbero condividere la sua sfida.