Oasi Felina Protetta “Andrea Delfino” a Legino: l'organizzazione di volontariato Felini Felici scrive al sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.
"Come ben saprete - spiega nella lettera il presidente Emilio Gravano - dal 2012 abbiamo in affitto un terreno di proprietà comunale in zona Paip (via Bonini) che nel tempo è diventata Oasi Felina Protetta “Andrea Delfino”, dal nome del vice presidente (mancato nel 2013) che tanto si era adoperato per la nascita di questa zona recintata pro-gatti incidentati, abbandonati e malati".
"Con molta fatica e ben pochi aiuti, cerchiamo quotidianamente di provvedere ai fabbisogni della moltitudine di felini che da noi hanno trovato un “riparo” e possono riempirsi il pancino tutti i giorni, due volte al dì. Contemporaneamente, ci occupiamo anche di sfamare alcuni gruppi di quelle bestiole che vivono per strada, grazie anche ai contatti che teniamo con gattare e gattari. In particolare, poi, visto che i gatti sono animali intelligentissimi, e qualcuno riesce a sfuggire dalle reti, provvediamo a sfamare anche quei quadrupedi (noi li chiamiamo “in posizione satellite”) che non vogliono vivere chiusi ma continuano a fare riferimento a noi per il cibo. Come loro, anche i felini del quartiere sanno che nelle nostre vicinanze c'è sempre un volontario di buon cuore che può dar loro qualcosa con cui cibarsi".
"Provvediamo a curarli tutti, quando è il caso, anche portando dal veterinario a nostre spese quei gatti che non hanno collocazione presso di noi, persino quei gatti che sono di proprietà di persone indigenti, che riescono a dar loro da mangiare ma non riescono a sostenere le spese di una visita veterinaria. Quindi, riteniamo di fare un lavoro utile per la collettività - prosegue - Facciamo tutto senza chiedervi nulla, anzi, siamo anche in regola con i pagamenti annuali. Purtroppo, ora, ci troviamo a dovervi sottoporre un problema".
"La nostra Oasi confina con una strada a forte pendenza (via Bonini, appunto), dove le auto transitano velocemente, ben oltre i limiti dei cartelli, e che ha già registrato pericolosi incidenti. Ma la nostra sensibilità è particolarmente indirizzata verso questi esserini di cui ci occupiamo, che sovente vengono investiti e trovano la morte nelle vicinanze di un luogo che per loro dovrebbe essere un riparo, un faro di bontà, un rifugio. Difatti, sia a destra che a sinistra della strada, c'è del verde che invoglia gli animali ad attraversare la corsia anche più volte al giorno".
"Se volessimo chiedervi la luna (o l'impossibile) ci rivolgeremmo a voi immaginando una costruzione tipo tunnel (un po' copiando l'Australia che ha adottato dei cavalcavia per permettere ai granchi l'attraversamento in periodi di migrazione, o i ponti degli Stati Uniti che permettono ai cervi e agli orsi di non finire sotto le auto); più prosaicamente, pensavamo, a grandi linee, di chiedervi se non potreste mettere dei dissuasori di velocità, sia in salita che in discesa - conclude - L'ultima gatta morta era una mamma bellissima, tricolore, adorabile, selvaticissima, che ha lasciato soli tre bei micetti, altrettanto selvatici: pertanto non riusciremo a farli adottare, e andranno a ingrossare la colonia dei 'satelliti'".