La fase di registrazioni e rifiniture si è protratta fino al 2018 perché intervallata da altri progetti, tra cui collaborazioni con la RAI, ristampe su vinile di vecchi lavori inediti e colonne sonore.
Incentrato sui temi dell'alchimia, dello gnosticismo, del luciferismo, il nuovo album si veste di una copertina ricca di grafie e iconografie legate a questi temi.
I quattro brani della durata di precisi 11 minuti ciascuno sono mini-suite in tre movimenti e sono stati registrati con tecnologie sia analogiche che digitali, subendo poi vari processi di filtraggio che rendono l'ascolto a tratti tridimensionale grazie a particolari risonanze.
I brani generano ambienti surreale dove le consuetudini dell'armonia e della melodia vengono rilette o sovvertite con la massima libertà.
Oltre alle citazioni di nomi legati alla cultura esoterica quali Fulcanelli e Eliphas Levi, Deca evidenzia un particolare riferimento al fosforo che è l'elemento alchemico chiave per il tradizionale legame con la figura dello gnostico-luciferiano e il cui simbolo alchemico campeggia più evidente di altri dando anche il titolo alla traccia musicalmente meno appariscente, ma sostanzialmente più significativa (Phosphorea Feromurd).
I brani rappresentano anche quattro fasi della Via Iniziatica, partendo da "Vorago Deboniana" che è lo stato di debolezza e disorientamento in cui si trova l'individuo alle prese con i dubbi, le sofferenze, le avversità (la voragine in cui è trascinato fin dalla nascita) e proseguendo quindi con i processi alchemici di morte, rinascita e illuminazione.