Il Salvadente - 07 marzo 2021, 10:06

L’importanza della musica nello studio dentistico

Pensate che sia un caso, un mio gusto personale, o che ci sia una ragione ben precisa?

L’importanza della musica nello studio dentistico

Cari Lettori, è appena finito il Festival e viene naturale parlare di musica… ma questa volta lo faccio per “ragioni cliniche”; chi di voi si è fatto curare da me sa che, sia nel mio studio di Finale Ligure che in quelli in cui presto consulenza, non manca mai la musica, che si tratti di una stazione radio piuttosto che di altri supporti digitali. Pensate che sia un caso, un mio gusto personale, o che ci sia una ragione ben precisa?

L’ultima risposta è quella corretta: la “distrazione” del paziente, durante le terapie odontoiatriche, è molto importante per il controllo dell’ansia. Il paziente, una volta anestetizzato e con il dente da curare ben isolato dalla diga di gomma, deve “dimenticarsi” di essere su una poltrona odontoiatrica e rilassarsi il più possibile. Solo in queste condizioni il dentista avrà la possibilità di curarlo al meglio, senza essere condizionato dall’emotività trasmessa dal paziente.

Per ottenere questo risultato ci sono vari metodi:

·         C’è chi diffonde aromi esotici e musiche orientali

·         Chi intrattiene il paziente con barzellette e racconti umoristici

·         Chi fa la “radiocronaca” della terapia che sta eseguendo fornendo al paziente tutti i dettagli tecnici

·         Chi parla del più e del meno con l’assistente

·         Chi propone musica e filmati “a richiesta”

Ma qual è la strada migliore? Dipende: per nessuno è la stessa.

·         Il paziente “pignolino”, spesso appassionato di tecnologia, gradirà molto che gli venga spiegato tutto ciò che facciamo e sarà ancora più contento se potrà seguire l’intervento, ripreso con la telecamera del microscopio operatorio, direttamente su un monitor, come se stesse guardando un documentario di Alberto Angela.

·         Il paziente ansioso invece si “lascerà andare” più facilmente se distratto da conversazioni su argomenti non attinenti alle cure. Questo si può fare quando c’è una buona intesa tra il dentista e il suo team per cui, come avviene con la mia assistente (con me da trenta anni…), non c’è bisogno di richiedere l’aiuto necessario durante i vari passaggi operativi.

·         Il paziente tranquillo invece approfitta per appisolarsi, per cui occorre ridurre il volume di musica e dialoghi per non disturbarlo (non è una rarità: mi capita un paio di volte a settimana…).

·         Il bambino, durante le cure, va intrattenuto con argomenti di suo interesse, utilizzando anche modalità di voce specifiche per ottenere un effetto ipnotico.

·         La persona anziana (non abituata alle sedute lunghe richieste dal mio modo di lavorare) va invece tranquillizzata informandola, di tanto in tanto, sul fatto che tutto si sta svolgendo regolarmente nei tempi da noi programmati.

In tutto questo la musica ha un ruolo fondamentale, sia nel “riempire i vuoti di conversazione” che nel fornire argomenti di dialogo o semplice piacere dell’ascolto. Soprattutto le terapie che richiedono tempi lunghi e attrezzature silenziose (ad esempio le terapie endodontiche) in assenza di musica risulterebbero estremamente noiose, sia per il paziente che per il dentista e i rispettivi “stress” si rafforzerebbero rendendo la seduta molto spiacevole.

Il mio Salvadente di oggi è questo: se nello studio del vostro dentista sentite della musica non temete che questo possa distoglierlo dall’eseguire correttamente il proprio lavoro, al contrario è un aiuto importante per curarvi al meglio!

Se avete dubbi o domande sul vostro sorriso, continuate a scrivermi a dottore@attiliovenerucci.it , risponderò privatamente e, se l’argomento sarà di interesse generale, potrà essere il tema di un prossimo Salvadente

Buona domenica!

 

Dr. Attilio Venerucci

Prof. A contratto c/o

Master in Laser Dentistry

Università degli Studi di Genova

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