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Eventi | 26 marzo 2021, 12:48

Dopo il successo del 2020 il Festival di Verezzi rilancia la sfida, Dacquino: "Teatro vaccino dell'anima" (FOTO e VIDEO)

Presentata l'edizione 2021: tra i protagonisti anche Paola Quattrini, Paola Barale e Anna Mazzamauro con un spettacolo per ricordare Paolo Villaggio

Dopo il successo del 2020 il Festival di Verezzi rilancia la sfida, Dacquino: "Teatro vaccino dell'anima" (FOTO e VIDEO)

Dopo la scommessa vinta l'estate scorsa, con una edizione di successo in piena pandemia, il Festival teatrale di Borgio Verezzi rilancia la sfida anche nel 2021. Questa mattina è stata presentata la rassegna in programma la prossima estate: una dozzina gli spettacoli in cartellone, quasi tutti in prima nazionale, a conferma di come la rassegna sia una vetrina di anticipazioni della stagione invernale.

Paola Quattrini, Paola Barale e Anna Mazzamauro sono alcune tra le star che reciteranno nella suggestiva e magica cornice di Piazza Sant'Agostino. Il programma, vario e costellato da nomi conosciuti, che si dipanerà come di consueto tra luglio e agosto, è ancora in fase di completamento. È già possibile però indicare qualche punto fermo. Uno è “Slot”, scritto e diretto Luca De Bei, in scena in prima nazionale il 15 e 16 luglio: sul palco le due Paola, Quattrini e Barale, insieme a Marco Conte. L’altro, anch’esso proposto in prima nazionale, è intitolato “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Anna Mazzamauro che sarà accompagnata da Sasá Calabrese alla chitarra e pianoforte, e andrà in scena il 23 e 24 luglio, in piazza Sant’Agostino.

"Sono due spettacoli contemporanei e all’insegna della leggerezza, filo conduttore di un’edizione che arriva dopo un lungo periodo di travaglio per tutti a causa della pandemia - spiega il direttore artistico Stefano Delfino - 'Slot' affronta in modo brillante un tema impegnativo come la ludopatia, problema di molte famiglie, mentre Anna Mazzamauro, al suo ritorno al Festival dopo qualche anno di assenza, si calerà nel celebre personaggio della signorina Silvani per rendere un tributo a Paolo Villaggio, protagonista di tanti film insieme a lei".

"Cinquantacinque anni di Festival. Si apre una nuova stagione, ancora in tempi di pandemia: una sfida affrontata un anno fa con coraggio e buoni risultati - è invece il pensiero del sindaco Renato Dacquino - Una nuova stagione da affrontare forti di esperienze significative, attenzione ai valori artistici e ai contenuti; con un’offerta a 360 gradi, capace di mettere insieme spettacolo, accoglienza, servizi e sicurezza. I lavori sono già partiti. Grazie al lavoro fatto in questi mesi dal direttore artistico, dal team Festival e dalle compagnie, siamo arrivati alla conferenza stampa di oggi. Tutto è programmato e siamo certi di poter offrire un calendario di alto livello. Con i gestori delle attività commerciali e turistiche stiamo definendo il modo migliore per offrire ai visitatori già dalla primavera le nostre tradizioni, i prodotti locali e gli spazi adeguati per apprezzare Verezzi in tutta la sua unicità".

"Per gli aspetti legati all'accoglienza e alla sicurezza, i volontari (Vivere Verezzi, Alpini e Protezione civile AIB) confermano ancora una volta la loro presenza:  hanno esperienza e cuore - prosegue Dacquino - Interessante segnalare che per la protezione civile AIB è previsto uno specifico corso per garantire ulteriore sicurezza a chi sarà al Festival; sempre protezione civile AIB e Alpini prestano assistenza al poliambulatorio di Pietra Medica e alle scuole di Borgio Verezzi dall'inizio della pandemia. Un lavoro importante e quotidiano: solo così si passano messaggi di impegno, prevenzione e comportamenti rispettosi degli altri. Perché fare il Festival? La risposta è in questi esempi. È una logica d'insieme, la comunità è unita e vuole poter guardare al futuro con razionale fiducia. Il Festival è il segnale forte che vogliamo vivere".

"Il teatro come vaccino dell'anima, una bella definizione. D'altra parte se pensiamo alla cura, al concetto di prendersi cura, non è solo un fatto medico specifico ma un fatto di attenzione alla persona nella sua interezza. Il benessere ha anche un impatto a livello sociale: da una parte abbiamo le cure mediche con la vaccinazione e tutto il percorso che stiamo facendo, ma non possiamo dimenticare l'aspetto più umano delle persone. Il teatro cura l'anima e ci mette in contatto con gli altri, questo è importante per evitare i malesseri di questa stagione che oramai dura da troppi mesi" la chiosa finale del primo cittadino.

"Anche quest'anno, nonostante le difficoltà e le incertezze che ancora permangono, la volontà dell'Amministrazione è quella di creare un Festival teatrale di qualità e in sicurezza, che possa aiutare i nostri spettatori a trascorrere qualche ora di svago in un periodo triste e difficile come è stato l'ultimo anno -  aggiunge Maddalena Pizzonia, vicesindaco con delega al Festival - Il Festival teatrale di Borgio Verezzi è una certezza che da 55 anni porta i suoi affezionati spettatori in un luogo magico e fuori dal tempo, sensazione oggi più che mai necessaria per fuggire anche solo per poco tempo alla situazione in cui tutti ci troviamo".

Per quanto riguarda la presenza del pubblico agli spettacoli, condizione fondamentale per lo svolgimento della rassegna, l'obiettivo è quello di ripetere quanto già sperimentato nell'edizione scorsa: 300 posti a sedere, tutti dotati di divisioni in plexiglass. Con l'auspicio che con l'arrivo della stagione estiva si allentino le restrizioni attualmente pendenti sul settore della cultura e degli spettacoli.

Roberto Vassallo

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