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Economia | 03 aprile 2021, 13:20

L'arte gelatiera del Ponente Ligure continua a far breccia nel cuore del "Gambero Rosso"

Il nobile punteggio di due coni su tre in provincia di Savona va alla Casa del gelato di Galligani di Albenga e a Pastorino di Calice Ligure

L'arte gelatiera del Ponente Ligure continua a far breccia nel cuore del "Gambero Rosso"

“Decisamente un bel poker”. Parole dense di soddisfazione quelle di Roberto Galligani, mastro gelatiere in Albenga, che commenta con gioia il quarto anno consecutivo di menzione della sua “Casa del Gelato” nella “Guida alle Gelaterie d’Italia” pubblicata dal Gambero Rosso, un vero e proprio testo di riferimento per gli standard della categoria.

Come abbiamo già scritto a più riprese nei nostri servizi, Galligani ha da decenni, ormai, intrapreso un duplice percorso: da una parte di cura del dettaglio con un’attenzione sempre crescente alla lavorazione del prodotto; dall’altra di ricerca e sperimentazione, introducendo nella sua scelta gusti nuovi fortemente incentrati sui prodotti della tradizione ligure, in accostamenti magari talvolta spiazzanti, ma sempre positivamente sorprendenti per il palato.

Due coni su tre, dunque, per la Casa del Gelato, che dal Gambero Rosso viene descritta così: “Qui, tra i pozzetti carichi di bontà, si raccontano stagioni e ingredienti di qualità, scelti ogni giorno da un gelatiere consapevole e d'esperienza. Roberto Galligani e il suo sta lavorano per un prodotto sano, gustoso e che riporti dritti alla materia prima di origine. Così un setoso sorbetto di melogano e un deciso gelato alla castagna annunciano l'autunno”. E abbiamo estrapolato solo poche righe di una recensione positiva dall’inizio alla fine. Non l’abbiamo messa tutta perché la critica gastronomica è come il gelato: va “assaporata” con lentezza per coglierne ogni sfumatura.

Ma un altro “tempio del gusto”, che si tramanda nella sua gestione ormai da generazioni, trova posto nella guida del Gambero Rosso. Stiamo ovviamente parlando di Pastorino di Calice Ligure, con i suoi due coni su tre di punteggio: “Qui si raccoglie il meglio che offrono stagione e territorio, con una predilezione per le piccole produzioni e per i frutti dimenticati”.

E anche in questo caso non è necessario citare tutta la recensione. Bastano infatti queste poche righe per avere voglia di riscoprire questi sapori così sinceri.

A. Sg.

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