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Il Salvadente | 04 aprile 2021, 06:00

Tampone si, tampone no: quando farlo?

Con il lavoro che facciamo è molto probabile venire a contatto con persone positive al virus, anche se asintomatiche.

Tampone si, tampone no: quando farlo?

Cari Lettori, non si tratta di una canzone di Elio e Le Storie Tese… ma di decidere quando è consigliabile, per un dentista, effettuare un tampone alla ricerca di un eventuale contagio da Covid 19.

Con il lavoro che facciamo è molto probabile venire a contatto con persone positive al virus, anche se asintomatiche. Le misure di sicurezza che prendiamo, a tutela nostra e dei nostri pazienti, ci consentono però di non essere troppo preoccupati di contagiarci da loro, per cui non è necessario effettuare un tampone ogni volta che si ha notizia della positività di un nostro paziente.

Per assurdo il pericolo è più elevato nella vita extralavorativa, quando si “abbassano un po’ le difese” perché si è fra “gente conosciuta”.

È capitato anche a me, 20 giorni addietro, di essere venuto a contatto con una assistente di uno studio in cui faccio consulenza, che era risultata positiva. Lei, asintomatica grazie alla prima dose di vaccino fatta poche settimane prima, “lo aveva preso” dal figlio ventenne (che aveva incontrato alcuni amici). Contrariamente a ciò che avviene con i pazienti, con i colleghi capita di avere rapporti più stretti per cui non poteva essere escluso un contagio, seppur improbabile.

Immediatamente, insieme al titolare di quello studio, abbiamo scelto di andare a fare un tampone molecolare insieme a tutti coloro che lavorano in quella struttura e di autoisolarci in attesa del risultato. Fortunatamente nessuno di noi è risultato positivo e, a breve, anche l’assistente (nel frattempo “negativizzata”) potrà tornare al lavoro.

Meno bene è andata al marito, che è stato ricoverato un paio di settimane per polmonite bilaterale… ma grazie alle attuali terapie ha superato la malattia e ora sta bene.

Quindi cosa significa questo racconto per voi? Semplice: applicando le misure di sicurezza diffuse dall’ordine dei medici (e i dentisti sono tra i più attenti nel seguirle) lo studio dentistico è, per gli utenti, uno dei luoghi più sicuri. È molto più probabile contagiarsi facendo la spesa o per un contatto con persone “di cui ci fidiamo” ma che hanno avuto sfortuna (o commesso un’imprudenza).

Se avete dubbi o domande sul vostro sorriso, continuate a scrivermi a dottore@attiliovenerucci.it , risponderò privatamente e, se l’argomento sarà di interesse generale, potrà essere il tema di un prossimo Salvadente

Tanti auguri di Buona Pasqua!

 

Dr. Attilio Venerucci

Prof. A contratto c/o

Master in Laser Dentistry

Università degli Studi di Genova

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