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Il Salvadente | 11 aprile 2021, 18:17

Ma dal dentista posso togliere la mascherina?

A beneficio di chi desidera seguire il corretto protocollo di prevenzione, vi spiego quale è la sequenza

Ma dal dentista posso togliere la mascherina?

Cari Lettori, non ci crederete ma è una domanda che mi viene rivolta quotidianamente; siamo ormai così condizionati che l’applicazione delle norme viene prima del nostro ragionamento, per cui anche ciò che appare una ovvietà ci crea in realtà dei dubbi, come se fosse possibile curare qualcosa all’interno di una bocca coperta da una mascherina...

A beneficio di chi desidera seguire il corretto protocollo di prevenzione, vi spiego quale è la sequenza di accesso che abbiamo adottato nel mio studio, dopo aver approfondito l’argomento attraverso corsi, confronto con i colleghi ed esperienza “sul campo”.

·         Il paziente accede allo studio con la mascherina indossata.

·         L’assistente, che lo accoglie, ha già indosso guanti e mascherina

·         L’assistente gli misura la temperatura.

·         Se Il paziente non ha la febbre viene invitato ad igienizzarsi le mani, indossare le soprascarpe e riporre effetti personali in un sacchetto che gli forniamo noi.

·         Non appena lo studio è libero e igienizzato il paziente può accedere, sempre indossando la mascherina.

·         All’interno della zona operativa (la stanza dove c’è la “poltrona del dentista”) assistente e dentista indossano i camici monouso, mascherine e visiere

·         A questo punto il paziente si accomoda sulla poltrona e può togliere la mascherina, poiché l’assenza di contatto con gli operatori viene garantita dai Dispositivi di Protezione Individuale (i “famosi” D.P.I.) indossati da dentista e assistente.

·         Al termine delle terapie il paziente indossa nuovamente la mascherina prima di venire dimesso, mentre il dentista e l’assistente toglieranno il camice monouso dopo la decontaminazione della zona operativa.

·         Lo studio viene approntato con nuove barriere monouso sulle attrezzature, mentre lo strumentario viene portato nella zona sterilizzazione per subire tutti i passaggi previsti di lavaggio, imbustamento, sterilizzazione, stoccaggio.

Seguendo questo protocollo tuteliamo la salute e la sicurezza sia dei pazienti che di noi operatori. Come avrete notato queste misure richiedono dei “tempi tecnici” importanti, per cui, per ottimizzare il lavoro, tendiamo a dare appuntamenti sufficientemente lunghi da consentire l’esecuzione di una adeguata mole di lavoro su ciascun singolo paziente. Questo per me era già una pratica in uso, mentre altri dentisti prediligevano effettuare appuntamenti brevi per vedere più pazienti nella stessa giornata. Adesso questa seconda modalità operativa non è più percorribile perché i tempi di ripristino supererebbero quelli in cui si opera sul paziente.

Il mio Salvadente di oggi è questo: se il vostro dentista vi da appuntamenti lunghi, magari eseguendo più di una terapia nella stessa seduta e non incontrate più delle “folle” in sala di attesa vuol dire che sta facendo il meglio per tutelare la vostra salute e curarvi con le giuste attenzioni.

Se avete dubbi o domande sul vostro sorriso, continuate a scrivermi a dottore@attiliovenerucci.it , risponderò privatamente e, se l’argomento sarà di interesse generale, potrà essere il tema di un prossimo Salvadente

Buona domenica!

 

Dr. Attilio Venerucci

Prof. A contratto c/o

Master in Laser Dentistry

Università degli Studi di Genova

 

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