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Solidarietà | 07 maggio 2021, 17:45

“Una torta per Janira” all’Alberghiero di Finale: ultimi giorni per le prenotazioni

Il ricavato sarà devoluto in una borsa di studio per studentesse che dimostreranno lo stesso spirito sociale e umanitario di Janira D’Amato. Grande sostegno all’iniziativa da parte dell’associazione “Telefono Donna” di Savona

“Una torta per Janira” all’Alberghiero di Finale: ultimi giorni per le prenotazioni

Ultima settimana per prenotare le torte di mele renette realizzate da docenti, tecnici e studenti dell’IPSSAR “A. Migliorini” di Finale Ligure nell’ambito del progetto “Una torta per Janira”.

Il 15 maggio, infatti, si chiuderanno le ordinazioni ed il ricavato, come già annunciato, verrà devoluto in una borsa di studio per quelle studentesse della scuola finalese che con i fatti hanno dimostrato di avere “ereditato” quello spirito altruista, votato alle cause sociali e ad aiutare i più deboli che in vita ha caratterizzato Janira D’Amato, o che hanno saputo fronteggiare le avversità della vita dimostrando forza d’animo, coraggio e determinazione.

La ex studentessa del “Migliorini” e milite della Croce Verde di Finalborgo fu vittima della furia omicida del fidanzato Alessio Alamia, che la uccise con 50 coltellate nel suo appartamento di piazzetta Canonico Morelli a Pietra Ligure. Una notte di aprile del 2017 ormai impressa a fuoco nella memoria collettiva nazionale.

Questa borsa di studio è stata fortemente voluta da Rossano e Tiziana D’Amato, i genitori di Janira, ed immediatamente “sposata” da tutto lo staff dell’Istituto Alberghiero Finalese, che si è mobilitato in modo corale per sostenere l’iniziativa. In questi giorni i ragazzi, coadiuvati dai loro “prof” e dai tecnici, si stanno cimentando nella produzione di torte di mele; una di queste è visibile nella foto che apre il nostro articolo.

Ancora una volta il mondo pietrese e finalese, le due città dove Janira era più conosciuta e stimata, hanno dato il via a una vera e propria “gara di solidarietà” sommergendo l’istituto di ordinazioni. Ma quest’anno c’è una buona notizia in più: l’Associazione Telefono Donna, infatti, ha annunciato la propria volontà di donare 250 euro per sostenere la borsa di studio. Tutto l’IPSSAR “Migliorini” di Finale Ligure, ancora una volta coralmente, con quello spirito da “grande famiglia unita” che contraddistingue questa scuola in ogni sua attività, esprime un grande ringraziamento a Telefono Donna per questa decisione.

Ne parliamo con Giuliana Lavagna, presidentessa dell’associazione Telefono Donna di Savona. Partiamo dall’inizio: come siete venute a conoscenza dell’iniziativa dell’Alberghiero Finalese?

Attraverso una segnalazione dell’evento su Facebook da parte dei nostri soci. Ovviamente eravamo già a conoscenza del caso Janira e avevamo avuto modo di incontrare i genitori della ragazza durante una inaugurazione di un’ambulanza della Croce Bianca di Spotorno dedicata proprio alla lotta contro la violenza sulle donne”.

E come avete deciso di contribuire?

Alcune nostre volontarie avevano già ordinato le loro torte autonomamente. Dopodiché abbiamo deciso, senza ordinare ulteriori torte in cambio, di bonificare 250 euro a favore della borsa di studio”.

Oggi annualmente quanti casi gestisce Telefono Donna in provincia di Savona?

In media ne abbiamo circa 70-80 per quanto riguarda le cosiddette prese in carico, cioè donne seguite attraverso un percorso sia psicologico, sia legale. Ma poi ci sono tante altre telefonate anche solo per un consiglio, un incontro, una segnalazione”.

E per chi volesse entrare in contatto con Telefono Donna, come si può fare?

Abbiamo la sede nel palazzo della provincia, in via Sormano a Savona. E il nostro recapito telefonico è 019 8313399”.

redazione

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