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Politica | 08 maggio 2021, 19:48

Savona e lo scontro in giunta sul piano assunzioni. Gli assessori della Lega: "Risorse abnormi per il direttore dei musei, si pensi alle attività economiche"

Visioni contrapposte tra il sindaco Caprioglio e gli assessori del Carroccio: da una parte la cultura, dall'altra l'aiuto alle attività economiche

Savona e lo scontro in giunta sul piano assunzioni. Gli assessori della Lega: "Risorse abnormi per il direttore dei musei, si pensi alle attività economiche"

"All'ultimo istante, diventa, per qualcuno indispensabile la figura del direttore dei musei e allora si trovano anche le risorse. Per onestà intellettuale, buon senso e, soprattutto, per rispetto ai cittadini savonesi abbiamo votato contro". 

Questo il motivo di scontro avvenuto nella giunta comunale di Savona per il piano assunzione dove, da una parte il sindaco Ilaria Caprioglio e all'assessore alla cultura Doriana Rodino optavano per uno stanziamento legato al settore culturale, i tre assessori della Lega Maria Zunato, Massimo Arecco e Roberto Levrero invece per aiutare le attività economiche. Proprio i tre esponenti del Carroccio hanno voluto illustrare le loro motivazioni dello stop al piano, fondamentale per il rilancio di Palazzo Sisto. 

"Dopo un lavoro attento e scrupoloso fondato sull'analisi dei bisogni "veri" del sistema economico produttivo e dei  cittadini,  è stato predisposto il piano dei fabbisogni del personale per il triennio 2021/ 2023 - dicono Zunato, Arecco e Levrero -  Avremmo voluto fare molto di più per garantire l'efficienza della complessa macchina comunale: a partire dagli orari di apertura al pubblico degli uffici, alla digitalizzazione e smaterializzazione degli archivi comunali (che hanno dimostrato la loro fragilità con lo smartworking),  alla creazione di una stazione unica appaltante, alla dotazione funzionale della polizia municipale per garantire maggiore sicurezza e  controlli, ma non ci sono le risorse. E allora si devono fare delle scelte,  così come abbiamo fatto nel predisporre il piano assunzionale allegato al bilancio". 

"La gravissima crisi pandemica ha messo a nudo le grandi difficoltà del nostro sistema economico territoriale: infrastrutture, turismo, ristorazione, commercio, filiera agricola, vasti settori dell'artigianato e di conseguenza l'occupazione e il lavoro. Siamo ben consapevoli che anche la cultura è importante per il rilancio di Savona, ma riteniamo necessario, prima di procedere ad assumere, a tempo pieno e indeterminato,  un Direttore museale, valutare attentamente l'intera gestione del sistema Culturale. A fronte, infatti,  di entrate molto limitate,  riteniamo che le spese siano abnormi" proseguono gli assessori leghisti. 

"La previsione per il 2021 per quanto concerne i soli musei, (non parliamo di Priamar, teatro e altro) prevede una spesa/costi pari ad 359.760,37 euro a fronte di una previsione di entrata di soli 15.350 euro. A carico quindi dei cittadini savonesi, soldi che vengono presi dalle loro tasche, gravano  ben 344.410,37 euro. Ecco perché noi crediamo che prima di aumentare ulteriormente i costi per la gestione dei musei con l'assunzione a tempo pieno indeterminato di un direttore, sia compito di un buon amministratore analizzare  complessivamente l'intera partita dei 'Servizi a domanda individuale'" hanno proseguito non facendo mancare alcune stoccate al sindaco e all'assessore alla cultura 

"Dobbiamo cercare di far ripartire il paese e ognuno deve fare la propria parte. Noi, assessori della Lega, abbiamo dato un contributo importante non soltanto in termini di partecipazione e  di determinazione, ma anche di contenuti per la predisposizione e il miglioramento del bilancio. Il nostro impegno e la nostra collaborazione per la città va nella direzione del mondo del lavoro,  del mondo delle imprese,  del mondo dell'economia,  di quel mondo che è l'ossatura fondamentale della nostra città, della nostra regione,  del nostro paese, che merita di essere tutelato e difeso in questo momento di austerità e di difficoltà per tutti, senza mai dimenticare i più deboli, i giovani e le donne. Se si 'trovano' risorse, queste debbono essere investite in questa direzione" concludono Maria Zunato, Massimo Arecco e Roberto Levrero.

Luciano Parodi

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