Vent'anni fa l'ultima stagione da bagnino, la passione per i fumetti e il mondo dei videogames. Ma anche le marachelle da giovani e il racconto della gavetta.
È tornato a raccontare il suo lavoro, ben evidente all'occhio dello spettatore, seppur spesso inconsapevolmente, alla sua Spotorno Stefano Leoni, vincitore col film "L'incredibile storia dell'Isola delle rose" del David di Donatello per gli effetti visivi.
Dalla gioventù nel piccolo comune rivierasco, "anni meravigliosi che hanno influenzato positivamente la mia vita, anche grazie ai tanti cinema presenti a Spotorno" fino alla consacrazione con questo premio arrivato con la realizzazione di ciò che non c'è ma che si vede.
"A un certo punto scatta la passione di voler fare qualcosa che sembra lontano come il mondo del cinema - spiega Stefano - ma in realtà ci sono tantissimi ruoli percorribili che, con passione e voglia di fare, sono invece raggiungibili, soprattutto ora dove il contenuto digitale è protagonista".
E lo è a tal punto da sembrare incredibile una volta mostrato il confronto tra ciò che si vede sullo schermo e ciò che invece è il set: "Il mio lavoro parte dalla scrittura, partecipiamo attivamente a ogni fase della realizzazione, dai sopralluoghi alla post produzione - spiega Stefano - Dobbiamo ricostruire una realtà poco attuabile e questa finzione più è vera e credibile meglio viene il film".
Determinazione nel seguire i propri sogni ma anche perspicacia nel capire ciò in cui si è "portati". Dopodiché coltivare la passione senza paura di metterla in mostra: è questa la ricetta del successo in un mondo con miriadi di ruolo "dove la meritocrazia viene fuori".
E su questo, assicura ancora Stefano, "ha inciso tantissimo la libertà che avevamo da giovani, nonostante combinassimo qualche dispetto nessuno ha mai frenato la nostra creatività. Questo ci ha portato ad avere dei sogni, e questa è la cosa da comunicare a chi vuole entrare in questo mondo: non farsi frenare dalla timidezza, mostrare i propri lavori perché se tu sei capace di fare una cosa nel mondo cinematografico emergi".